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Roma, Maicon respira aria di derby prima a San Siro da avversario

14/12/2013 alle 10:41.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Un derby rimane tale anche a distanza di anni. Puoi anche aver cambiato maglia ma quando per sei stagioni hai avuto come rivale cittadino il Milan, non puoi far finta di nulla. E infatti per Maicon, quella con i rossoneri, sarà una partita speciale

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Un derby rimane tale anche a distanza di anni. Puoi anche aver cambiato maglia ma quando per sei stagioni hai avuto come rivale cittadino il Milan, non puoi far finta di nulla. E infatti per , quella con i rossoneri, sarà una partita speciale. Per la prima volta torna a San Siro da avversario. Il 5 ottobre, contro l'Inter, non c'era perché infortunato. Stavolta è pronto, reduce anche dal primo gol stagionale dopo che, alla seconda giornata contro il Verona, un suo tiro era stato deviato in porta da Cacciatore e la Lega lo aveva classificato come autorete. Non avesse segnato domenica scorsa contro i viola, l'ultimo gol in serie A sarebbe stato quello del 6 maggio 2012. Proprio contro il Milan. Un gol alla , con un gran tiro dalla distanza che chiuse i conti regalando il successo all'Inter per 4-2.

Il bilancio del brasiliano contro gli ex rivali cittadini è ottimo: in 10 confronti 7 vittorie, 3 sconfitte e 2 reti all'attivo. Lunedì vuole continuare la tradizione positiva. Per sé e per la Roma visto che, da quanto trapela da Trigoria, il brasiliano - insieme a - è uno dei più sicuri che la squadra lotterà per il titolo fino all'ultima giornata. Per farlo, ha però bisogno che torni quel calciatore arrembante di inizio stagione. Contro la ha alternato cose buone (soprattutto in avanti) ad altre meno (ha sofferto molto Vargas). Fisicamente ancora non è al 100% ma frutto anche di un programma di lavoro personalizzato - il primo giorno di allenamento della settimana, in questo caso martedì, si dedica ai suoi muscoli insieme ai fisioterapisti, poi inizia a lavorare con i compagni - è fiducioso di tornare al top nel giro di poco. Quest'anno non si può comunque lamentare. Dopo l'annata da dimenticare al Manchester (tra infortuni e scelte tecniche aveva racimolato appena 14 presenze, comprese le coppe, giocando 891 minuti) ora è già arrivato a quota 12, per un totale di 1036 minuti. Lunedì a Milano ritroverà l'amico Kakà. Entrambi rincorrono un posto nella Seleçao verdeoro che si appresta a giocare il mondiale in casa. E' l'ultimo treno, almeno in nazionale: , grazie alla Roma, non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare.

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