IL MESSAGGERO (S. CARINA) - A volte ritornano. Altre invecenon lo fanno e ci rimangono male. Spesso vengono rimpianti anche se alcuni sono quasi detestati.
IL DS DELLO SCUDETTO Calciatore sublime in campo, ha visto il rapporto con la tifoseria incrinarsi ai tempi del secondo anno di Ranieri, dopo che qualche mese prima aveva rischiato di vincere il campionato. Scudetto che nel 2001 vinse Pradè, l'uomo dell'Aventino, che sfiorò altre volte (6 secondi posti), vincendo 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe. Troppo spesso ingiustamente sottovalutato, prima di salutare aveva bloccato Cuadrado e Lugano: acquisiti che la nuova dirigenza preferì non definire. Vicino a lui, in tribuna, siederà Desideri, 136 presenze e 24 gol con la Roma, divenuto collaboratore di Pradè. Qualche fila sopra, in Tribuna Stampa, ci sarà invece la preziosa ed efficiente Elena Turra, da questanno la responsabile della comunicazione della Fiorentina. Meno fitta, invece, la colonia romanista. Se negli scorsi anni, dal Bomber Pruzzo a De Sisti, passando per Ciccio Graziani, Superchi, Maldera, Vierchowod, Cristiano Zanetti, Batistuta e Osvaldo, la lista dei big che avevano indossato entrambe le maglie era di quelle da stropicciarsi gli occhi, con laddio dellitalo-argentino (trasferitosi al Southampton) sono rimasti Balzaretti e Lobont, oltre a Ljajic. Uno non giocherà perché infortunato, laltro rimarrà in panchina.