REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Il mercato di gennaio è pronto a decollare e ad infiammare le ultime ore di trattative è la Roma, decisa a recitare fino in fondo il ruolo di anti-Juve, consegnando a Garcia importanti rinforzi. La società giallorossa ha rotto gli indugi e ha formulato un'offerta di 7,5 milioni di euro
REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Il mercato di gennaio è pronto a decollare e ad infiammare le ultime ore di trattative è la Roma, decisa a recitare fino in fondo il ruolo di anti-Juve, consegnando a Garcia importanti rinforzi. La società giallorossa ha rotto gli indugi e ha formulato un'offerta di 7,5 milioni di euro al Cagliari per la metà di Nainggolan, superando per il momento la serrata concorrenza del Milan. Sabatini, però, non si limita al centrocampista belga e continua a lavorare per riportare Pastore in Italia.
PASTORE A TRINITÀ DEI MONTI, POI L'INCONTRO CON SABATINI - Al centro di Roma a volte si fanno incontri casuali. Altre, invece, ci si dà appuntamento. Soprattutto se uno dei due viene da lontano: meglio però riavvolgere il filo di un paio di mesi. Un incotnro di piacere per incontrare un vecchio amico e magari, perché no, pianificare un futuro insieme. Tra fine ottobre e inizio novembre, il fantasista del Psg Javier Pastore soggiorna un paio di giorni a Roma: camera affacciata su Piazza di Spagna in un notissimo - e costosissimo - hotel a Trinità dei Monti. Con lui la splendida fidanzata Chiara: un po' di shopping a via Condotti, ma anche un incontro speciale con chi per lui è stato quasi un padre, il ds della Roma Walter Sabatini. I due hanno parlato in quell'occasione, a Roma, poi si sono sentiti qualche giorno più tardi, al telefono. Tra consigli sul look e suggerimenti personali, si sono confidati il desiderio reciproco di tornare a lavorare insieme. La curiosità, semmai, è che nelle stesse ore, e nello stesso hotel in cui soggiornava Pastore, era allocato anche il principe Al Thani, proprietario del Psg. Un missione italiana per fare "acquisti": non di mercato, ma immobiliari, perché l'emiro, innamorato di Piazza di Spagna, in quelle ore ha concluso il rogito per acquisire l'attico che affaccia sulla scalinata più famosa del mondo.
IDEA PRESTITO, "MA COSTA TROPPO" - Ma quell'incontro serviva soprattutto a gettare le basi per un altro affare: a Trigoria si lavora sottotraccia al prestito di Pastore. Anche se gli ostacoli - soprattutto di tipo economico - sono altissimi. E dopo l'ennesimo contatto con il giocatore, Sabatini ha concluso che l'affare "costa troppo": da febbraio a giugno, 3 milioni lordi di ingaggio. Affare congelato, oggi. Ma le vie del mercato sono infinite.
BENITEZ, DIFENSORE IN ARRIVO - La Juve lavora per giugno e prenota giocatori da Champions come Xabi Alonso (a parametro zero) Menez (forse da anticipare a gennaio) e Mandzukic, mentre si gode il primato per distacco in campionato. Il Napoli invece cerca elementi da acquistare per accorciare sui campioni d'Italia, lontani 10 punti. Un difensore la priorità di Benitez, che vuole Agger - regia lucida e forza fisica - con cui ha già parlato, ma si accontenterebbe anche del camerunense N'Koulou, da tempo in Francia segnalato a un passo dall'accordo. Come Gonalons, idea facilmente raggiungibile per il centrocampo (qualcuno sussurra ci sia già un'intesa sia con il giocatore che con il Lione) ma congelata in attesa di capire le reali possibilità di raggiungere nomi più ambiziosi: Song rappresenta più di una suggestione.
NAPOLI E INTER IN CORSA PER LAMELA - Il grande sogno di De Laurentiis, però, è un altro argentino: Erick Lamela. Giovane, talentuoso, ingaggio ancora abbastanza sostenibile. Il profilo ideale per il presidente, che infatti ha dato mandato di fare di tutto per prenderlo, adesso o in estate, quando qualcosa nella batteria di trequartisti del Napoli potrebbe cambiare. Sul giocatore, però, seguito anche dall'Atletico Madrid, ha iniziato a muoversi anche l'Inter, viste le resistenze del Psg a cedere in prestito Lavezzi. Una cosa è certa: il Tottenham per congedare l'ex romanista chiede cifre molto vicine ai 30 milioni spesi in estate. E per ora non guarda con interesse all'idea di cederlo in prestito: una possibilità più a mercato inoltrato, che oggi.
IL MILAN NON MOLLA NAINGGOLAN, MARQUINHO TRA PARMA E GENOA - Il Milan ha da tempo individuato in Nainggolan il rinforzo ideale per il proprio centrocampo. A complicare i piani rossoneri, però, è sopraggiunta l'offerta della Roma, ma Galliani confida nell'ottimo rapporto di amicizia che lo lega al presidente Cellino. Il numero uno del Cagliari era in parola con Marotta, parola contro cui in estate si scontrarono prima la Roma, poi l'Inter. La Juve avrebbe preso Nainggolan a gennaio se avesse passato il turno in Champions. Ma rinviando l'eventuale affare a giugno, ha di fatto "liberato" Cellino, che ha scelto di trattare solo con un dirigente amico. Come Galliani: 7 milioni e metà Cristante l'offerta, ma il Cagliari vorrebbe qualche euro in più e la Roma si è dimostrata pronta ad assecondare la richiesta del club sardo. Il Milan potrebbe presto rilanciare, ma in alternativa pensa a Parolo, per il quale si era già fatta avanti proprio la Roma con un colloquio con Leonardi per informarsi sul prezzo. Sabatini lavora sulla comproprietà, al Parma è stato offerto uno scambio con Marquinho (che piace al Genoa): perché per acquistare, a Roma e non solo, prima bisogna cedere.