Gli stadi non sono una priorità del paese

12/12/2013 alle 12:21.

Un intervento del Governo per incentivare la costruzione o la ristrutturazione degli impianti sportivi italiani (dagli stadi dei club di serie A ai piccoli palazzetti), che mediamente hanno più di 6o anni, va senz'altro nella direzione giusta.

L'emendamento alla legge di Stabilità che definisce le regole per questa semplificazione (l'iter andrebbe chiuso in 14/15 mesi), dopo lo stop al Senato peri rischi di "cementificazione selvaggia" paventati dagli ambientalisti, potrebbe ora essere ripresentato alla Camera. Naturalmente, sarà fondamentale che si preservino tutte le garanzie urbanistiche e paesaggistiche. Tuttavia, non si comprende perché Governo e Parlamento non sentano eguale urgenza per accelerare progetti ancora più cruciali per Paese, dalle grandi opere ai rigassificatori, dalla banda larga al sistema integrato dei trasporti.

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