Batte forte il cuore giallorosso. Anche nel centro di New York

16/12/2013 alle 10:22.

CORSERA (F. HAVER) - «Vediamo sempre le partite insieme, noi del Roma club New York, e i tifosi delle altre squadre. E così faremo per l’incontro col Milan». L’avvocato Giovanni Peluso, romano e tifosissimo di Totti e compagni, si è trasf

E la tessera numero 1 è del «» , pronto a tornare in campo proprio a San Siro. Quando sono di passaggio nella metropoli americana, i fan più o meno famosi della squadra sanno dove possono vedere in tv gli incontri. «Con Pallotta adesso ci sentiamo un po’ a casa», sottolinea Peluso. «È stato nella sede del club qualche tempo fa e mi ha promesso che tornerà per vedere una partita. Ma finché va all’Olimpico e vinciamo, va bene così...». L’avvocato è una sorta di enciclopedia del calcio. E snocciola ricordi: «Mio padre era grande tifoso del . Sa quando sono andato la prima volta all’Olimpico? Avevo dieci anni, era il 2 aprile del 1972. Partita : vincemmonoi con un gol di Cappellini. Una cosa non dimenticherò mai di quel giorno: c’era un camion pieno di tifosi del con un asinello. Che tifo, altri tempi...». Peluso abbandona il passato e si proietta sul futuro: «Quest’anno l’ultima partita del campionato sarà in trasferta, col . Ho già prenotato un volo, diciamo che attorno a quel 18 maggio prossimo sarò in Italia per motivi di lavoro... », sorride sornione. Nessuno pronuncia la parola, nemmeno l’avvocato-ultrà: ma il suo pensiero va all’8 maggio del 1983 quando la Roma di Liedholm e Falcao pareggiò con il Grifone in quel di Marassi e conquistò matematicamente il secondo scudetto. Trent’anni fa, stesso stadio