GASPORT - Sorridete, ragazzi. È Natale, la Roma è seconda in classifica. Eppure, le facce dei giocatori che entrano al Macro di Testaccio sembrano quelle di chi sta andando al patibolo. Chi si concede (Balzaretti, Totti, Garcia) fa eccezione, pe
Florenzi sereno Torosidis, Skorupski e Lobont, invece, erano stati i primi calciatori. Poi Florenzi: «Stiamo facendo bene, ma non vogliamo mollare niente. Nelle 4 partite pareggiate abbiamo trovato qualche difficoltà, e un po per sfortuna un po per errori nostri non siamo riusciti a chiuderle». Ljajic: «Una volta la palla vuole arrivare una volta. Devo migliorare davanti alla porta e fare lultimo salto di qualità, ma lavoro tanto. Comunque la Roma è da scudetto e io sono contento di essere qui: voglio restare a lungo. Il Milan sarà una partita importante, ma vogliamo andare lì per far risultato, ma Kakà è stato il mio idolo». Il clima, dentro, è festoso: Totti si fa fotografare con il d.s. Sabatini, Pallotta consegna una scatola con un orologio della Rolex a ogni giocatore. Il d.g. Baldissoni chiude al mercato di gennaio: «Meritavamo di vincere tutte le partite, squadra che vince non si cambia. La squadra ha un ottimo gruppo, non vogliamo toccare chimiche interne. Entusiasmo? Giusto che ci sia nella gente, noi dobbiamo frenarlo». Dopo la cena, a buffet, lesibizione di Daniele Silvestri (che ha cantato «Campo Testaccio» riadattata con i nomi della Roma di oggi) e le irruzioni dei comici Pio e Amedeo, de Le Iene. Ci hanno pensato loro a far sorridere i giocatori.