Roma stop

11/11/2013 alle 09:52.

CORSERA (L. VALDISERRI) - La metà bianconera di Domenico Berardi, talento fumantino classe 1994, esulta due volte al 94’ quando segna per il Sassuolo e per la Juve, che previdentemente ne ha già acquistato il 50%. La Roma, che prima sapeva soltanto vincere, incappa nel secondo pareggio consecutivo, dopo quello contro il

A manca da quasi un mese e, purtroppo per il tecnico francese, i tempi del rientro sono incerti. La Roma, senza il suo capitano, è passata da una media di 3 gol segnati a partita a 1. Questione di classe, di esperienza, di leadership. A differenza del pareggio contro il Torino, però, ieri la Roma ha creato molte occasioni da gol, soprattutto nel secondo tempo, e questa non è una consolazione da poco. Ogni stagione è fatta di momenti. Fino a poco fa alla Roma andava tutto per il verso giusto. Adesso—tra infortuni, errori, arbitraggi, casualità— il vento è cambiato. , che aveva salvato la porta su Pandev in (sullo 0-0), ieri ha ripetuto il miracolo su Floro Flores, lanciato da un errore di Burdisso, ma è capitolato (senza colpe) al 4’ di recupero.

La Roma si trova così ad affrontare la prima salita ripida della sua stagione, fin qui comunque straordinaria: 32 punti su 36 disponibili. Starà alla maturità del gruppo di , ma anche dell’ambiente circostante, gestire la pausa delle nazionali nel miglior modo possibile. Si può scegliere tra due strade. La prima: lamentarsi degli arbitri; gridare al complotto in favore di e ; cadere nella spirale del pessimismo di chi vede nel gol di Berardi la fine della grande favola. La seconda: cercare di recuperare gli infortunati, o almeno di accorciare la loro guarigione; capire, in assenza di , se abbia senso continuare con Borriello centravanti-boa o sia meglio giocare con il «falso nueve»; credere al 100% in e in un calcio propositivo. Magari senza far uscire a 15’ dalla fine