IL TEMPO (E. MENGHI) - Non è bastato non perdere mai per tenersi stretto il primato. La Roma è ancora imbattuta dopo 13 giornate, ma il terzo pareggio consecutivo lha spedita alle spalle della Juventus. Perché se i giallorossi hanno fatto un inizio da record, con 33 punti raccolti sui 39 disponibili, i bianconeri si sono superati e hanno raccolto 34 punti, 2 in più dellanno scorso e 9 in più rispetto a due anni fa.
Lannata resta esaltante, ma se nelle ultime gare sono arrivati solo tre punti, un motivo cè. E sta nei gol. Quelli mancati. Dietro la Roma è una fortezza inespugnabile, ma la miglior difesa dEuropa e il portiere con la più alta percentuale (91,2%) di parate nei cinque maggiori campionati europei non colmano i vuoti offensivi.
Il vuoto più grande lha lasciato Totti: il primo 0-0 è arrivato con il capitano in tribuna. Impotente. Il ritorno di Gervinho era stato visto come lavvento del «salvatore», ma dopo unaccelerazione delle sue, di quelle che spaccano le difese avversarie, compresa quella del Cagliari che dietro è ben messo, si è dissolto nel caos generale. Il fiato era poco e si è visto, ma non è stato un problema solo suo, perché tutti i nazionali sono apparsi fiacchi e fuori forma. Ma anche chi è rimasto a Trigoria a lavorare non ha inciso: da Ljajic ci si aspettava qualcosa di più, ma i continui cambi di posizione non sembrano fare per lui. Già contro il Sassuolo aveva creato molto, ma non aveva lasciato il segno. È un difetto che accomuna lintera formazione giallorossa, che in porta ci ha tirato 48 volte nelle ultime tre partite, trovando la rete solo 2 volte. Zero nellultima.
Da Roma-Napoli, lultima partita giocata (anche se solo per mezzora) da Totti, la media gol è scesa da 2,75 a 2. Una parabola discendente che non riguarda soltanto gli attaccanti. Garcia ha ripreso i suoi per non essere riusciti a sfruttare i 19 calci dangolo conquistati contro il Cagliari (cifra record in una singola partita) e di aver trovato solo un gol (di Benatia) sugli 87 cross dalla bandierina arrivati dallinizio dellanno. Aldilà dei meriti di Avramov, cè una Roma che non sa più segnare. Aspettando Totti.