IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Il guerriero è stanco ma non si arrende. Una questione di corteccia, di muscoli. Conta lessere uomini in certi casi, alla faccia del conto delle panchine e delle presenze. Ma adesso si riapre il capitolo del colpo di scena, perché da dimenticato (o quasi) si gioca la chance si tornare ad essere un
CERA UNA VOLTA IL BANDITO
Oggi, la favola si è rovesciata: Nic fa lesordio in campionato alla undicesima. Difficile togliere Castan e Benatia, ci voleva una squalifica di uno dei due inossidabili centrali, che fin ora non hanno sbagliato un colpo. A Nic tocca ancora una volta dimostrare di essere un professionista serio e un giocatore di calcio. La maglia 29 già ce lha stavolta, il momento storico del suo ritorno è il peggiore che gli potesse capitare, visto che la Roma si muove tra un record e laltro. E sai che noia sentirsi dire, eventualmente, ecco non cè Castan e la Roma ha preso gol; oppure, ecco è tornato Burdisso e la Roma non è riuscita a centrare lundicesima vittoria di fila. Può succedere e Burdisso lo sa. Il ruolo è diverso da quello di un tempo. Oggi fa luomo spogliatoio, è ancora uno dei più ascoltati nello spogliatoio. Un senatore nemmeno troppo silenzioso, incapace di lamentarsi del poco spazio avuto a disposizione. E pensare che questo poteva essere lanno del riscatto dopo la stagione precedente, quella del post rottura del crociato e dei rapporti non proprio idilliaci con Zeman. Gli hanno dato del giocatore finito, inaffidabile, oggi lo vuole il Milan oppure il Boca. Ma è facile pensare che con Garcia anche Burdisso avrebbe fatto la sua figura, ha tempo per recuperare. «Nico è di alto livello, ha molta esperienza: sono contento che possa giocare, è un professionista», la carica del tecnico francese al sostituto di Castan. Nic non gioca una gara ufficiale dal 19 maggio. Bella responsabilità. Per uomini, più che per calciatori.