IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - Testa concentrata e gambe ben salde fino a domenica, fino al Sassuolo. Poi ci sarà la sosta per rifiatare. Se sarà andata bene la partita, anche per godersi il primato in solitaria. Loccasione pure per recuperare Gervinho, forse per ritrovare Mattia Destro, sicuramente per avvicinare un po il ritorno di Francesco Totti.
Non sarà la prima volta che la Roma scende in campo subito dopo lItal-rugby. Da quando il 6 nazioni si è spostato dal Flaminio allo Stadio Olimpico è già successo 3 volte, sempre a cavallo tra i mesi di febbraio e marzo, quelli canonici della competizione rugbistica più importante. La prima volta fu il 19 marzo del 2012. Era la Roma di Luis Enrique, era linverno della nevicata a Roma, che era solo di qualche settimana prima e calcio e rugby in quella occasione si erano sfiorati (il 4 febbraio ci fu il 4-0 allInter, l11 la battaglia tra gli azzurri e gli inglesi su un campo imbiancato). Lincrocio avvenne tra il 17 e il 19 del mese successivo. Di sabato ci fu la vittoriaper 13-6 sulla Scozia e la Roma venne spostata al lunedì, alle 20,45 come accadrà stavolta. Andò bene: 1-0 al Genoa col gol dopo 3 minuti di Osvaldo. Lo scorso anno la storia si è ripetuta due volte. La seconda delle quali fu nuovamente positiva: il 17 marzo di domenica sera con il 2-0 al Parma (gol di Lamela e Totti, con Andreazzoli in panchina) mentre il pomeriggio precedente lItalia aveva battuto lIrlanda 22-15. Cè però una terza volta, che poi cronologicamente è la seconda, che porta con sé ricordi tuttaltro che piacevoli: 1 febbraio 2013, la sera del disastro di Goicoechea, quella della fine della seconda era Zeman, quella di Roma-Cagliari 2-4. Una notte da incubo proprio contro gli stessi avversari del prossimo 25 novembre. Però... Sì, cè un però. Quella volta, in quellorribile 1 febbraio, non fu prima rugby e poi calcio, ma prima calcio e poi rugby. La partita della Roma venne anticipata al venerdì, mentre la domenica fu Italia-Francia. Gli azzurri vinsero 23-18, fu un trionfo. Proprio come quello in cui sperano i romanisti tra tre lunedì.