IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - La questione è: come ripartirà la Roma dopo la sosta? Il Cagliari dirà. I due precedenti stop per gli impegni delle nazionali sono stati buoni, almeno sotto il profilo dei risultati: il primo rientro, sfida casalinga contro il Verona finita 3-0
UN CAMPO BAGNATO Garcia ha anche a che fare con il maltempo e il rugby. La pioggia battente non gli ha consentito di far allenare ieri la squadra sui campo del Bernardini (il lavoro è stato svolto in palestra) e la nazionale di Brunel rischia di rendere fanghiglia lOlimpico per la sfida con il Cagliari di lunedì. Su questo, Rudi non ha nascosto il suo disappunto. «Spero sia possibile giocare bene lunedì sera (domani, ndr) perché la palla da calcio deve poter rotolare sul campo. È un dato di fatto che il campo non sarà in buone condizioni perché piove tanto da tre giorni. Non ho mai visto per una palla ovale il bisogno di rotolare sul campo. E vedere una partita di rugby due giorni prima di una di pallone mi sembra frutto di una programmazione strana ». Affermazioni poi stemperate nel dopopartita di Italia-Argentina. «Se il Coni lavorerà bene e tanto fino a lunedì - ha detto il tecnico, presente allOlimpico -magari il campo non sarà così brutto».
QUELLO STRANO TRIDENTE La Roma andrà in campo con una serie di acciaccati, ritrova i centrali di difesa titolari ma domani davanti schiererà, con ogni probabilità, un trio inedito: Florenzi, Ljajic e Gervinho. Con il serbo che stavolta, davvero, dovrà fare le veci di Totti,magari con meno compiti da centrocampista e più di uomo assist, un po ciò che ha fatto negli ultimi venti minuti di Udine. Ciò che rende davvero felice Garcia è il rientro di Gervinho. «Ci dà opportunità differenti, ha un profilo che per me è unico. Così ho soluzioni più importanti sulla profondità, sul fatto di poter saltare l'uomo.È un ritorno importante, ma lui come gli altri attaccanti ha bisogno del gioco della squadra. Non so se giocheranno loro tre, ho diverse soluzioni».