CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Una volta cè Totti, unaltra Gervinho, poi è il momento di Florenzi o di Ljajic. Invece De Rossi cè sempre. Si proprio Daniele con la valigia in mano, disgustato da certe insinuazioni e gossip da quattro soldi. Era appena giugno, quando Daniele partì per la Confederations Cup con una certezza in tasca:
CAMPIONE RITROVATO - Una macchina da guerra Daniele. Lunico sempre in campo e mai sostituito da Garcia al pari di De Sanctis che però è un portiere. Unico ad aver giocato tutte e undici le partite con un rendimento almeno da 7 in pagella. Preziosissimo in fase difensiva, il segreto di un reparto che ha concesso solo due gol e pochissimi altri tiri in porta degli avversari dei giallorossi. Domenica De Rossi raggiunge Giuseppe Giannini a quota 318 nelle presenze in A con la maglia della Roma. Un traguardo platonico ma comunque importante che lo proietta tra i grandi giallorossi di ogni tempo.
CHIAVE TATTICA - Rudi Garcia ha dato seguito alle parole di Brunico, rimettendo De Rossi al centro del suo villaggio tattico. Daniele fa partire lazione, sventaglia, verticalizza. Ma scende facilmente sulla linea dei centrali quando uno dei due è costretto ad andare largo su avversari che superano la diga sulle fasce. Riproponendo così un dispositivo che fin qui ha funzionato a meraviglia davanti a Morgan De Sanctis. (...)