IL ROMANISTA (V. META) - Nella sfilata di facce allegre che lasciavano lo stadio di turno alla fine delle ultime dieci partite ce nera sempre una un po meno allegra delle altre. Difficile sentirsi un protagonista della squadra migliore dEuropa se ti chiami Nicolas Burdisso e non hai giocato ancora nemmeno un minuto. Difficile ma
Poi un'estate piena di dubbi, al punto che fino all'ultimo giorno di mercato il suo nome era nella lista dei possibili partenti, vuoi per il pesante ingaggio percepito dal giocatore, vuoi perché con larrivo di Benatia le gerarchie al centro della difesa erano state ben chiare fin da subito. Sabatini si era guardato intorno alla ricerca di un sostituto (si era parlato di Sakho e Rami), ma alla fine nessuna trattativa è andata in porto e Burdisso ha cominciato la sua quinta stagione in giallorosso. Per trovare spazio, però, gli è toccato aspettare che Castan incappasse in un turno di squalifica, perché in tutti e 990 i minuti giocati fin qui, mai Garcia ha toccato la coppia di centrali titolare. Lo farà oggi, ma non per questo il tecnico teme che qualcosa possa cambiare: «Nicolas ha esperienza, con lui non ci saranno problemi».
Con il suo ritorno, quella della Roma sarà una difesa di grande esperienza, visto che con De Sanctis, Maicon e Balzaretti mettono insieme la bellezza di 939 partite in Serie A. In panchina sì, ai margini no. Garcia non è il tipo di allenatore che ti faccia sentire escluso, lo hanno detto tutti i suoi giocatori, ultimo Marco Borriello, uno che per certi aspetti ha vissuto momenti simili a quelli di Burdisso: «Mi sono sempre sentito parte di questo gruppo» ha detto dopo il gol vittoria contro il Chievo. Per Burdisso loccasione di riprendersi le luci della ribalta arriva questa sera: cè da non far rimpiangere Castan nella difesa meno battuta dEuropa, e magari dare pure una mano a De Sanctis per fargli battere il record di imbattibilità di Pelizzoli (a Morgan mancano 93 minuti). Nella Roma che fa la storia, c'è posto anche per il Bandito. Perché la storia siamo noi, nessuno si senta escluso.