Borriello: "Siamo nella storia ma non ci basta"

01/11/2013 alle 08:57.

CORSPORT (E. INTORCIA) - Era una notte troppo bella per chiuderla così, a bocca asciutta, era un’occasione troppo ghiotta per non metterci la firma e dimostrare che in questa Roma delle meraviglie c’è posto anche per lui. Ed era troppo invitante l’assist di Florenzi per non metterci la testa e riprendersi all’improvviso il gol smarrito.


Marco Borriello è tornato: 179 giorni dopo l’ultimo centro in campionato, la doppietta al , 893 giorni dopo l’ultimo gol con la maglia della Roma, sempre all’Olimpico ma contro la Sampdoria, il 22 maggio 2011, una vita fa, prima dello scudetto vinto con la , prima del ritorno al per griffare la salvezza. Come un anno fa, uno a zero, rete di Borriello: il Chievo ci ha fatto l’abitudine. Un gol per tornare protagonista, un gol per scrivere la storia: uno a zero al Chievo e decima vittoria consecutiva, nessuno mai come la Roma. Marco Borriello ride sotto il baffetto:
«E’ il primo traguardo, è vero, però è una piccola grande soddisfazione che la Roma sia entrata nella storia e ce la godiamo tutta. E’ un record importante, ma ancora non abbiamo fatto nulla. Certo, il gol per me è la ciliegina sulla torta, siamo entrati nella storia del calcio italiano».

PAZIENZA - Dieci giornate d’attesa per siglare il primo gol nella sua nuova avventura giallorossa, oltre un’ora di sofferenza lì davanti per trovare il varco giusto. Poche chance per lui nel primo tempo, pochi cross per la sua testa. Poi l’assist di che ha cambiato la sua notte e la storia della Roma: «E’ difficile esprimersi al meglio quando si gioca poco, quando non arriva il gol è sempre dura per un attaccante. Il mister mi ha sempre reso partecipe in questo avvio, ho giocato otto partite su dieci. Con l’infortunio di ho avuto più spazio, lui è un valore aggiunto, ma ora devo sfruttare questa occasione. Contro il Chievo era normale fare fatica, le squadre arrivano qui e si chiudono. Ma poi loro sono calati ed è arrivato l’uno a zero». (...)

FUTURO - Toccherà a lui anche a Torino: contro la squadra di Ventura i giallorossi giocheranno conoscendo già il risultato dello scontro diretto tra e , un’altra chance per allungare. Il primato è più che mai solido: dieci vittorie su dieci, +5 sulle prime inseguitrici e un fossato ormai scavato tra il primo posto dei giallorossi e il quarto, tanto per blindare la zona . Gira e rigira, c’è una parolina che nessuno vuole pronunciare, la priorità - a parole - è tornare in Europa e dalla porta principale. Borriello va sul pratico: «I tifosi devono sognare, noi teniamo i piedi per terra ma loro devono sognare dopo tanti anni. Noi da scudetto? La Roma è una squadra che sta viaggiando molto forte ma, ripeto, restiamo con i piedi per terra. L’obiettivo è l’Europa e con questa vittoria abbiamo staccato la quarta ancora di più». (...)