Micidiale doppietta: il Napoli k.o. La Roma all’8a vittoria vola a +5

19/10/2013 alle 10:20.

GASPORT (L. GARLANDO) - La Roma ha trovato uno che facesse Totti, il Napoli non ha trovato uno che facesse Higuain. Pjanic ha firmato i due gol su punizione e dal dischetto, specialità del capitano, uscito al 33’ del primo tempo. Pandev e Insigne si sono divorati due gol assurdi, sullo 00, condannando il Napoli che ha osato



Messaggio Dodò La sensazione iniziale è che entrambe le squadre abbiamo anelli deboli nella parte mancina della difesa. ha preferito il più arrembante Dodò a , prendendosi rischi in copertura. Infatti al 4’ e al 32’ il giovane difensore, che quando spiegavano le diagonali a scuola era assente, viene tagliato fuori da due lanci simili che gli passano alle spalle e raggiungono Callejon. Potevano nascere occasioni da codice rosso. Nella stessa zona di campo, potrebbe vedere le streghe Mesto, adattato a viceZuniga, se assaltato da e , il capocannoniere della Roma. Ma Dodò, con le sue pecche difensive, è anche un messaggio di coraggio che la squadra raccoglie subito: la Roma infatti parte meglio delNapoli e prende il centro del ring.



La Roma sgomma
La ciurma di Rafa non va a cacciare la palla lontano da casa, come fa di solito. A San Siro, col Milan, forte di Higuain, entrò in campo con altro fegato. Qui tiene più bassi gli esterni offensivi e si preoccupa di tessere una gabbia per : a turno si alza uno dei centrali difensivi che, con Behrami e Inler, chiude una cella triangolare. Esageratamente assorbiti in compiti di copertura, le due guardie svizzere faticano a far ripartire l’azione, anche perché la Roma fa grande densità nella trequarti avversaria. Questo periodo iniziale di governo frutta una buona occasione che Gervinho spreca (16’).



Spreco
Il intuisce che deve rialzare le linee e mettere più pressione quando la Roma inizia a costruire per guadagnare campo. Lo fa a ridosso della mezz’ora approfittando del leggero sbandamento per l’uscita di . La Roma ha perso il «finto nueve», il vero play offensivo. Borriello può rendersi utile di sponda, per imbucare gli incursori (come al 41’ quando armaFlorenzi),maè un’altra cosa. In questo periodo di riassetto, Insigne spalanca la porta a Pandev con una magia al volo che Maradona avrà apprezzato. Grande a ipnotizzare il macedone, imperdonabile Pandev a permetterglielo. Poi il gigantesco spazza (35’). Il palo esterno salva al 41’, ma il bravo Insigne, tutto solo, stavolta ha più colpe che meriti. La meravigliosa punizione a giro di (49’) è una tassa sullo spreco: 10. Chi te la nega una tassa di questi tempi?



Doppio
L’inizio della ripresa è un urlo rabbioso del che schiaccia la Roma e la spaventa con Inler e Hamsik (palo esterno). Ma l’ormai proverbiale difesa di regge e, anche se ha perso il suo migliore contropiedista (Gervinho), cova la ripartenza letale, specialità della casa. La piazza al 25’ quando Cannavaro, che già aveva causato la punizione del vantaggio, abbatte Borriello. rifinisce dal dischetto la sua notte di gloria: 20. Roma inarrestabile, quasi come Maradona quando era giovane e magro.