CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Totti ormai ci ride su, figuriamoci se possono prendersela coloro che hanno avuto il privilegio di vederlo giocare, segnare e far segnare, lasciar svolazzare la palla come un aquilone, con il cucchiaio tra i piedi e il coltello tra i denti. Bisogna ammetterlo: la colpa non è di chi ha inventato e organizzato il
Semmai è della Roma, incapace per tanti anni di mostrarsi ai grandi pubblici europei, ai giornalisti di variegate culture calcistiche che hanno visto ticchettare il Barcellona, scatenarsi il Real Madrid, ringhiare lo United e di un giocatore che scavalcava i portieri senza interrompere un dribbling sulla trequarti potevano giusto sentir narrare. Fedeltà e dedizione hanno condannato Totti alla marginalità. Allora, visto che parliamo di un giocatore unico, suggeriamo agli amici di France Football di riparare assegnando a Totti un Pallone d’Oro alla carriera altrettanto unico. Così non ci sarebbero più colpe né ricerca di colpevoli.(...)
