CORSERA (B. TUCCI) - Sono in molti a sostenere che quella di domani sera sarà la «partita della verità». La Roma per confermare che il suo non è un fuoco di paglia; il Napoli per dire alla Juventus:
CORSERA (B. TUCCI) - Sono in molti a sostenere che quella di domani sera sarà la «partita della verità». La Roma per confermare che il suo non è un fuoco di paglia; il Napoli per dire alla Juventus: «Per lo scudetto ci siamo anche noi. Anzi solo noi». Saranno di fronte i due migliori attacchi del campionato: questo significa che sarà una sfida che, con novanta probabilità su cento, non finirà zero a zero.
Vediamo, però, quali sono i pro e i contro delle due squadre. Per la Roma, in primis, il fattore campo. Poi cè la grande fiducia che ha il gruppo dallinizio del campionato, merito principale di Rudi Garcia il quale, oltre ad aver dato un gioco alla squadra, ha saputo ricostruire lo spogliatoio. Allora, parte sfavorito il Napoli? Forse sì. Anche se dalla sua ha la tranquillità di entrare in campo pensando che non ha nulla da perdere: quindi giocherà in scioltezza, libero da ogni tipo di nervosismo che è sempre controproducente in partite così delicate. Gli ingredienti per assistere ad un grande incontro ci sono tutti.
Riflettiamo sui numeri: se dovesse vincere la Roma sarebbe lottava vittoria consecutiva e questo permetterebbe alla squadra di Garcia di guardare con un certo ottimismo al futuro non dovendo incontrare nelle prossime giornata avversarie di rango. Se, al contrario, fosse il Napoli a conquistare i tre punti vorrebbe dire sorpasso in classifica. Non solo, ma i giovanotti di Benitez lancerebbero un messaggio ben preciso alla Juve bicampione dItalia.
Un pareggio, allora, chi accontenterebbe? Personalmente, ritengo che darebbe una mano ai bianconeri che, malgrado stentino a trovare la forma di un tempo, si ritroverebbero in testa, sia pure se in condominio con la compagnia di Totti.