GASPORT (L. BIANCHIN / L. GARLANDO) - E alla settima giornata il campionato inventò Inter-Roma. Un partitone. Pallotta osserverà dagli Usa, Thohir dallIndonesia, San Siro in mezzo: una sfida grande come il mappamondo, di vecchia tradizione e nuovi soldi. Inter e Roma si assomigliano in questo e in tante altre cose.
Due bunker I reparti più perforati del campionato scorso (57 e 56 gol subiti), tolto il Pescara, ora sono i migliori: 1 gol preso la Roma, 3 lInter in 6 giornate. Cerano una volta la Pazza Inter e la banda Zeman: un open day a tutto gol. Stanotte si incrociano due squadre razionali, disciplinate, rigorose. Una disputa tra teologi di Tubinga. Ma vediamo più da vicino le analogie tattiche tra Inter e Roma, per poi coglierne le differenze che detteranno la storia del match. Spazio e tempo Garcia e Mazzarri hanno educato felicemente lattesa nello spazio e nel tempo. Nello spazio: né Inter, né Roma vanno a cacciare la palla lontano da casa, come invece fanno Juve e Fiorentina. Tengono la linea di recupero molto bassa: 38,1 metri lInter, 37,2 la Roma. Si compattano dietro e fanno densità con laiuto degli altri reparti. LInter, soprattutto, 3 metri più corta della Roma (38,541,8 metri), riesce a trasformarsi in un fitto strato di linee difficilmente penetrabile. Infatti lInter recupera più palle (5144) e vince più contrasti (36,627,83) della Roma che però attenzione ha concesso meno occasioni: 39 a 49. Sembra un paradosso, ma non lo è. LInter è più addestrata al corpo a corpo, la Roma si difende meglio tatticamente. Solo la Juve (30), che nonostante tutto ha conservato impermeabilità, ha concesso meno occasioni di Inter e Roma.
Campagnaro pesa La Roma non può sfoggiare lex Maicon, ma è molto più preoccupante la falla di Mazzarri: Campagnaro. Largentino non è solo un pirata di sicuro affidamento, specie nelle battaglie più calde, il miglior difensore nerazzurro della stagione, è soprattutto un salvavita tattico: quello che intuisce il pericolo un attimo prima degli altri e ci mette una pezza con un recupero provvidenziale. Lo ha già fatto più volte. E una scossa elettrica continua che tiene sveglio il reparto. Ciò che mancava un anno fa. Non averlo stasera per intercettare i Florenzi e Gervinho, che potrebbero sbucare in area da un momento allaltro, è danno non da poco. Anche per questo Taider, più protettivo, lascia seduto Kovacic. Attesa nel tempo: Inter e Roma seminano nei primi tempi (4 e 3 gol), per mietere nei secondi: 14 gol la Roma, 12 lInter. Prodigioso il tè dellintervallo? No, salute atletica invidiabile. Allenarsi invece di viaggiare in coppa aiuta. Curiosa lattesa di Mazzarri alla vigilia: piazza la conferenza alla sera, dopo i colleghi, per quel vezzo adolescenziale di avere sempre lultima parola.
Play e fasce Si assomigliano quando tirano la corda dellarco, divergono quando scoccano freccia. A cominciare dal play basso che fa sgorgare lazione: ce lha solo Garcia. Guardate nel campetto qui sotto dei flussi di gioco come tutto passi da De Rossi: un obelisco al centro di Roma. Cambiasso, anche se parla e si sbraccia in mezzo al traffico, è unaltra cosa. Prezioso per gli equilibri tattici,maè il secondo della A per numero di passaggi sbagliati dietro al solo Cassano, che forza molto di più la giocata. Lazione dellInter infatti parte già sulla fascia, soprattutto a destra: ecco perché anche lassenza di Jonathan pesa tanto. La contabilità dei cross spiega bene il diverso utilizzo delle bande laterali: Inter 122, Roma 72. Ovvio: Totti svuota larea, inutile catapultare palloni dentro; gli esterni stringono, tagliano e si imbucano sulle idee del capitano. Garcia dovrà tappare le fasce. Mazzarri dovrà spezzare le imbucate di Florenzi e Gervinho.
Passaggi e lanci È diverso anche il modo di portare avanti la palla. LInter lancia, la Roma passa. Lanci lunghi: Inter 47,33, Roma 35,50. Passaggi: Roma 497,17, Inter 398,50. Ballano un centinaio di tocchi, mica poco. Mazzarri ricorre spesso alla catapulta per consentire a Palacio di scatenarsi negli spazi. Garcia ha addestrato una manovra più organica. Significativo il dato delle sponde, cioè i passaggi restituiti di prima a un compagno. La Roma ne mostra il doppio dellInter (22,1711,67). Per giocare di sponda devi aver più uomini accanto al pallone. Significativo anche il confronto tra i due ideologi: Alvarez è il primo in serie A per dribbling riusciti (31), Totti per assist (6). Il primo crea superiorità saltando luomo, il secondo facendo correre la palla. Riassumendo: lInter lancia o spinge il pallone di corsa (con gli esterni, Guarin, Alvarez), la Roma lo sposta palleggiando e verticalizzando di più. Ma se scoccano la freccia in modo diverso, lo fanno nello stesso istante: quando lavversario è sbilanciato e scoperto. LInter è la squadra che fatto più tiri in contropiede (9), la Roma quella che ha messo in rete più ripartenze: 4 (3 Gervinho) .
Duello La partitona di San Siro sarà un duello di sguardi tra Mazzarri e Garcia: costringere laltro a estrarre la pistola per primo per poi impallinarlo in contropiede. Sì, però non aspettate troppo... Giocatevela! E un derby tra imbattute. Chi vince vola, chi perde coverà i primi dubbi, ma senza drammi: alla settima è capitato ad altri di fermarsi un po.