L'EQUIPE - Rudi Garcia è stato intervistato dal quotidiano francese sull'avvio della Roma e l'approccio con il calcio italiano, i motivi della separazione con il Lille: Ero pronto a continuare ma mi infastidiva il fatto che il progetto non fosse più lo stesso.
L'allenatore francese si sofferma anche sull'inizio di stagione e l'arrivo nella capitale: Quando sono arrivato ho trovato un ambiente depresso che ce laveva con i giocatori, una cosa che non mi è piaciuta. Capisco la frustrazione della gente ma non so come ci si possa definire tifosi della Roma e poi insultare i propri calciatori. Se lo aspettava? Non credevo di trovare un ambiente di questo tipo, è incredibile. Tutti mangiano, dormono e vivono di calcio. Si passa dallesaltazione alla catastrofe in poco tempo a seconda dei risultati. La copertura dei media non ha niente a che vedere con la Francia: radio, giornali, stampa, parlano di Roma 24 ore al giorno: in Francia parlavo dieci minuti in conferenza, qui unora."
Garcia parla anche dei simboli della squadra, Totti e De Rossi: Totti è un ragazzo normale pur essendo una leggenda vivente della Roma. De Rossi è uno dei migliori centrocampisti in Europa ed un ragazzo splendido. È romano, è di queste parti e questa estate aveva intorno a lui linteresse di grandi club. Gli ho detto che non potevo perderlo, si è imposto una data dopo la quale non si sarebbe più mosso dalla Roma. E così è stato
Infine, uno sguardo agli obiettivi: Le favorite per lo scudetto restano la Juventus e il Napoli. È incredibile che qui si parli di scudetto dopo 4 giornate, non è ragionevole, vuol dire ingannare la gente. Il nostro obiettivo è quello di tornare in Europa la prossima stagione.