Forte e bella

19/10/2013 alle 13:05.

IL MESSAGGERO (M. CAPUTI) - Roma prima e da record. Concentrata, compatta, bella da vedere anche quando soffre, la squadra di Garcia ruba gli occhi e fa impazzire una città. Attesa per dodici giorni, studiata in ogni particolare dagli allenatori, giocata e vissuta con grande intensità dalle squadre, per di più sotto gli occhi di Maradona.



Sarà difficile contenere gli entusiasmi, numeri e prestazioni parlano chiari, ora anche una delle avversarie più accreditate per la vittoria dello scudetto è stata piegata, in virtù di forza tecnica, tattica e morale. Di questa Roma non piace e colpisce solo il gioco e lo stare in campo, ha il piglio e il carattere di chi non molla mai. E di momenti difficili, ieri sera, ce ne sono stati. Il uscito battuto ha dimostrato tutto il suo valore e la sua forza. Nel calcio come nella vita, gli episodi hanno un peso. Nessun dubbio sui meriti della vittoria, però come non citare
che ipnotizza Pandev, il palo che si mette tra Insigne e il gol e Orsato che tra le due trattenute vede quella di Cannavaro. Il successo arriva soprattutto a chi lo cerca con tenacia e spirito di sacrificio, quello che la Roma ha messo dall’inizio del campionato in tutte le situazioni e contro ogni avversario.




Per la squadra di quello di ieri sera era un test probante per forza e ambizione degli avversari, un esame diventato ancor più severo per la perdita dopo mezz’ora, del suo giocatore migliore e simbolo,
. La Roma ha saputo gestire anche questo imprevisto, non si è disunita, non ha perso riferimenti e ha visto accendersi la stella di , che oltre alle due reti decisive, lo ha visto prendersi quelle responsabilità, fino ad ora, ammirate solo a tratti.




È la Roma di è di un gruppo che si sente coinvolto e che vuole cancellare due annate negative piene di delusioni. Ora che è lassù a punteggio pieno, capace di non subire gol e di segnare sempre e contro chiunque, la squadra giallorossa ha davanti a se una stagione che è tutta da scoprire giornata dopo giornata. I protagonisti frenano, i tifosi sognano. E come dargli torto.