GASPORT (M. CECCHINI) - San Siro è un urlo lontano, gonfio della frustrazione nerazzurra. Dopo lo 03 con cui ha chiuso il primo tempo, la Roma è racchiusa nel ventre dello stadio milanese, sgranando un comprensibile rosario di eufori
In un momento che sa quasi di gioia pura, infatti, lallenatore francese ritiene opportuno fare questo tipo di discorso ai propri calciatori. «Non abbiamo ancora vinto. Nel secondo tempo lInter partirà a testa bassa cercando di farci subito un gol. E perciò dovete tornare in campo come se fossimo ancora sullo 0 0. Non dobbiamo mollare, perché non abbiamo ancora vinto». Parole sagge, se vogliamo neppure originalissime, ma i giocatori le accolgono in modo inconsueto: con un applauso che sa quasi di promessa. Come si sa, finisce in gloria, con i giallorossi che addirittura cantano nello spogliatoio il solito ritornello riservato ai numeri uno: «E se ne va, la capolista se ne va ». Insomma, la felicità corre sul pentagramma, ma con un messaggio allegato: il direttore dellorchestra giallorossa è Garcia. E lo spartito da seguire lo decide solo lui.