CORSPORT (A. GIORDANO) - Ciak, si gioca: e in quell'ora e mezza ch'è già un'emozione, il passato che ritorna lascia scorrere brividi lungo la schiena del De Laurentiis in stile-Amarcord. E' Roma-Napoli, è testa a testa, la rinascita del Sud, il derby d'un sole accecante: ma lo sfizio Capitale, nell'avvicinarsi all'Olimpico, è nel
LE STAR - I titoli di coda scivoleranno ben presto, e forse già stanno cominciando a farlo, e Roma-Napoli poi andrà alla ricerca (inevitabile) dei suoi attori protagonisti, le stelle con le quali abbagliare in una notte magica, in quel braccio di ferro tra primi e secondi che hanno già mostrato i personaggi d'una copertina scintillante: «Totti e Higuain innanzitutto? Ma no, questa è una partita che potrà offrirne anche tanti altri: penso ad esempio a Pandev, l'avete visto quando non c'è stato el pipita? E penso anche a Mertens, che sta crescendo e ha una velocità... Ma penso anche a Benitez e a Garcia: noi abbiamo un tecnico con una esperienza europea impressionante, sostenuta in anni ed anni ad alti livelli; e però i giallorossi hanno trovato un tecnico capace di valorizzare il parco calciatori».
L'ORO DI... - Il calcio che cambia è in quell'ora e mezza d'imprevedibile fascino da vivere nell'altura d'un campionato che attrae e in quel Roma-Napoli che De Laurentiis scruta con diplomatica cautela, c'è il senso pieno d'una rivoluzione nata nel sottoscala d'un mondo dal quale il Napoli era stato espulso e che nel decennio ha riconquistato attraverso l'Idea, il Progetto, la Diversità d'un management ch'è andato spesso oltre: «E infatti: io per questo dico che la partenza-record non mi interessa, ma semplicemente perché guardo esclusivamente al mio Napoli, che esiste e muove i passi da appena nove anni. Non ragiono facendo altri calcoli e seppure dovessimo vincere e prendere tre punti avremmo realizzato l'avvio più importante della storia. Mi soffermo sulla mia gestione».(...)
PUPI & PUPONI - Roma o Napoli lo dirà il campo: e in quel diciotto ottobre che s'avvicina prepotentemente, ci saranno eroi d'un calcio «eterno» a cui De Laurentiis rende pubblicamente onore («la Roma ha grandi giocatori e poi ha Totti...; gli dico bravo, anche perché fa la dieta che faccio anche io ed è gagliardo prendersi cura del proprio corpo») ed un clima così quasi surreale nel quale - accada quel che accada - sarà comunque lecito stropicciarsi gli occhi: «Secondo me sarà una serata bellissima».
«IO COMPRO» - Sarà uno spartiacque o, semplicemente, un ponte sul futuro che De Laurentiis disegna e rende favolistico quando (inevitabilmente) spunta l'evocazione del mercato: «Una squadra non può mai essere definita completa. Anche chi sposa la donna più bella al mondo, dopo un po' finisce per desiderarne altre». Fiori d'arancio, c'è Roma-Napoli, con pensierini sparsi ai tifosi, alle curve («credo che qualcuno che gravita intorno al calcio non capisca il loro linguaggio: ognuno ha il diritto d'esprimere, noi possiamo condividere o non farlo, non necessariamente giudicarli») e con un ramoscello d'ulivo per Mazzarri: «Pur essendo un grande allenatore, ha conosciuto l'Europa con noi. Ma penso che sia giusto smettere di battere e controbattere ogni frase che uno dice».