GASPORT (A. SPALLA) - La sfida per il primato corre anche sui binari del Roma Formia. Zona di confine tra le due tifoserie. Non avanza rapida come le squadre di Garcia e Benitez, ma con il lento incedere di un treno regionale, che ogni giorno si anima con la passione (e la frustrazione) dei tanti pendolari che vivono fra Roma e Napoli.
In carrozza A guidarli cè Angelo, macchinista delle ferrovie, abituato a fare la spola fra la Capitale e il Lazio di confine: «Le carrozze sono sempre piene, spesso si parla di calcio e gli sfottò non mancano. E da domani aumenteranno pure». Un derby silenzioso ma impari, almeno secondo Luciano, consulente aziendale: «È una sfida più sentita dai napoletani che dai romanisti di Formia e Gaeta ». «Questa Romadice sicuro Paolo, operaio cassintegrato non ha paura di nessuno, figuriamoci del Napoli. Loro balleranno in difesa: Gervinho e Florenzi sono troppo veloci per Britos e Albiol». Una tesi che trova daccordo Sergio, suo compagno di viaggio: «Garcia vince facile, loro quasi giocano senza centrali».
Super Insigne Ai due romanisti risponde Mimmo, venditore ambulante a Formia, ma napoletano di nascita e fede: «La Roma è una realtà, ma questo Napoli è da scudetto. Noi andiamo decisi, sono loro che dovrebbero firmare per il pareggio. Sarà uno spettacolo: 20 secco con un Insigne strepitoso». Un match molto sentito anche nella pasticceria azzurra di Alfonso: «La Roma è una grande squadra, ma il Napoli le grandi se le fuma. Vedrete che, dopo stasera, le loro illusioni si dimezzeranno », perché come dice il tautologico Antonio «O Napul è o Napul». Al gruppo si unisce anche Giuseppe, genero romanista di Alfonso: «Loro parlano, ma non ci credono nemmeno loro allo scudetto».
Ciao cori Se ci saranno cori discriminatori contro il Napoli, Antonio non si offenderà: «Qui si dice che chi soffend è fetent ». Ma Alfonso è sicuro che andrà tutto bene: «Sarà una guerra pacifica, finirà con un 21 in rimonta di Hamsik». Erasmo, che fa il pienone di romanisti al suo bar, lancia la provocazione dal suo bancone: «Sarà filotto, vedrete che Totti! Sfida scudetto? Restiamo tranquilli, speriamo solo che non vincano loro altrimenti festeggiano fino al 2025...ancora esultano per Maradona ». Festeggiamenti o no, anche al confine fra Lazio e Campania «cè entusiasmo per questo nuovoNapoli, soprattutto per Higuain», come racconta Fabio, agente di polizia che spera di vedere El Pipita «in grande forma». Ma «niente illusioni», avverte Mauro, edicolante della stazione di Formia: «È una sfida scudetto a metà: chi vincerà, dovrà vedersela con la Juve».