Bradley e 'Toro', viva Rudi.:«Tutti danno il 100% per lui»

31/10/2013 alle 09:44.

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il Chievo è la squadra che porta nel cuore, visto l’anno trascorso a Verona è stato «fondamentale per la mia carriera». La Roma è la squadra in cui gioca ora, quella in cui riesce

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il Chievo è la squadra che porta nel cuore, visto l’anno trascorso a Verona è stato «fondamentale per la mia carriera». La Roma è la squadra in cui gioca ora, quella in cui riesce a dare un contributo pur non essendo titolare: «Ci riesco perché dice Michael Bradley a Sky io qui mi sento importante. Voglio far parte di questo progetto». Merito di , un allenatore «attento a tutti i dettagli e a ogni piccola cosa», che ha conquistato in poco tempo tutto lo spogliatoio. «Lo scorso anno le cose non sono andate bene, ci stiamo rifacendo».

ALLO SCOPERTO - Si sta rifacendo così tanto la Roma che Bradley è il primo giocatore a parlare apertamente di scudetto. Finora solo , col sorriso, aveva detto che i giallorossi potevano puntare al titolo, l’americano, autore del gol vittoria a Udine, è invece serissimo quando esce allo scoperto: «Per il campionato ci siamo anche noi. Dopo questa serie è d’obbligo pensarci. Le avversarie? , , Inter, e non dimentico il Milan».

SICUREZZA - Ieri nella rifinitura ha provato Bradley a centrocampo (prima come regista poi al posto di ), lui stasera sogna una maglia da tititolare, ma è più probabile che entri a partita in corso. Chi invece partirà dall’inizio, vista la di , è . A Roma Channel il greco racconta l’importanza di allenarsi ogni giorno con l’ex interista: «Sono fortunato ad averlo in squadra, imparo tanto da uno così, per lui parlano l’esperienza e i titoli». Ai titoli, dopo 9 vittorie di fila, pensa anche la Roma. si sbilancia meno rispetto a Bradley: «Viviamo un momento buono, ma non dobbiamo deconcentrarci. Abbiamo fatto un record abbastanza importante, niente di più».

NIENTE ADDIO - In estate sembrava destinato o a un ritorno in patria o a una cessione in Italia, dove lo voleva il Livorno. La Roma ha detto no su richiesta di , che fin da subito si è affidato a lui come vice : «Sono un professionista e anche quando parto dalla panchina non ho problemi. La Roma, come tutte le squadre, rispecchia il suo allenatore. Anche chi gioca meno, per lui cerca sempre di dare il meglio». Il segreto della Roma, in fondo, è anche questo.