IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Pjanic dà la palla, Florenzi fa gol. La Roma va e tutti sono convinti che il vento sia cambiato davvero. Questuomo mezzo francese e mezzo spagnolo che si chiama Rudi Garcia ha portato una magia che ha coinvolto squadra e ambiente
ALE STRANA PUNTA Uno di quelli che interpreta meglio il credo dellintercambiabilità voluto da Garcia è Florenzi. Un centrocampista che fa lattaccante, o viceversa. Uno che fa tutto, insomma. Anche gol. «Per fortuna la palla ha preso prima il palo...», dice il centroattaccante. «Sono contento ma soprattutto sono felice del secondo tempo della squadra, nel primo non siamo andati bene. Roma matura? Parliamone alla fine del campionato». Ed eccolo, Florenzi, tornare sul suo nuovo ruolo. «Sono un jolly come tutti dicono ma spero che prima o poi troverò il mio posto fisso. Io ho imparato tutto alla Roma, dagli esordienti a oggi, passando per Stramaccioni e Alberto De Rossi. Lesperienza fa tanto in questo sport, e anche lanno al Crotone mi ha aiutato tanto a crescere e a farmi diventare quello che sono adesso. E in questa fase, stare vicino a Totti rende tutto molto più facile. Io non mi sento fondamentale, ma parte di un gruppo importante in cui tutti si mettono a disposizione». E la Roma è prima. Lultima volta che è successo, Florenzi faceva il capitano della Primavera. «Fa un belleffetto stare lassù. Stiamo lavorando bene e vogliamo proporre un bel calcio. I risultati per ora ci stanno dando ragione. Speriamo di continuare».