CORSERA (L. VALDISERRI) - «Totti and Roma forever». Magari banale, ma efficace. Il presidente James Pallotta annuncia e brinda: il prolungamento del «sospirato contratto » di Francesco Totti (la definizione è proprio del capitano) è cosa fatta. La firma
Dietro a Totti questanno cè una squadra e, soprattutto, cè un allenatore scelto personalmente dal presidente, che ha voluto conoscerlo prima di sottoporgli un contratto: «Avevo detto che avevamo un programma quinquennale e anche oltre , ma ho anche aggiunto che sarei rimasto deluso se non fossimo stati competitivi ben prima di allora. Se consideriamo il periodo a partire dallo scorso anno, in particolare dallo scorso maggio, direi che ci sono stati diversi cambiamenti positivi, in primo luogo quando ho incontrato lallenatore Rudi Garcia a New York. La prima domanda gli ho fatto è: che tipo di rapporto e di relazione ha con la sua squadra? E lui mi ha risposto che ama la propria squadra e i propri calciatori. Abbiamo notato anche un cambiamento significativo durante la tournée estiva negli Stati Uniti. Si notava un rapporto particolare tra i giocatori, unintesa dentro e fuori dal campo, ununità di intenti. Lo stesso Francesco sembrava un ragazzino. Un sentimento che ho rivisto dopo il primo gol in campionato, quello di De Rossi a Livorno: cè stata unesultanza di gruppo come se la Roma avesse segnato nella finale di Champions League. È stata la dimostrazione della compattezza del gruppo».
Conclusione obbligata con il prossimo straniero a sbarcare sul pianeta serie A, Erick Thohir allInter: «Si sta verificando quello che è accaduto in Premier o in Francia in club come il Psg. Credo che questa sarà la tendenza del futuro. La speranza è che la nostra presenza possa dare risultati positivi alla Roma e credo che la presenza di altri investitori stranieri, per esempio adesso allInter, possa essere un fatto positivo per lo sviluppo della serie A e del calcio in generale».