IL TEMPO - Lo stadio della Roma non è solo un sogno. Semmai, a sentire parlare Pallotta dopo i dubbi sollevati da Unicredit, è una nuova creatura prossima a vemiere alla luce. «Ci stiamo lavorando da 18 mesi - spiega il presidente giallorosso da New York - e nei prossimi due faremo degli annunci importanti. Non voglio dire quanto costerà, maposso anticipare che sarà un impianto da 60mila posti». Meno capiente ma decisamente più moderno
Ad aspettare paziente il progetto in Campidoglio c'è Ignazio Marino. «Ho ricevuto delle persone che vogliono proporre un nuovo stadio - racconta il sindaco - torneranno con i disegni e la progettazione, non appena saranno pronti, li riceverò: bisogna ascoltarli nell'interesse della città». Gli interessi sono soprattutto economici. «Nike - aggiunge Pallotta - avrà un suo "superstore" all'interno dello stadio. Con loro abbiamo stretto un accordo che poche squadra al mondo possono vantare. Poi c'è la partnership con Disney Espn, vogliamo avere un legame sempre più forte con la Mls. Non mi riferisco al calciomercato ma ad esempio al trasferimento temporaneo dei giocatori, una pratica che possiamo mettere in piedi con i top players». Un'attenzione sempre forte al vivaio, «perché i calciatori in giro per la serie A vengono più dalla nostra Primavera che dalle altre», e un occhio vigile sul bilancio: «Abbiamo preso Marquinhos per 3 milioni (5 in realtà, ndr) e lo abbiamo rivenduto a 30. Un altro affare è stato quello di Lamela, ceduto a 21 anni a 35 milioni. Il Manchester City invece ha spesso negli scorsi anni quasi 600 milioni di euro: se non facciamo qualcosa sotto il profilo del fair play, ci sarà anche meno divertimento»