CORSPORT (M. EVANGELISTI) - E bello e sano che ventanni dopo si sia ancora qui a parlare di Francesco Totti e della sua simbiosi con la Roma e del suo identificarsi con lo spirito dellallenatore di turno e del suo essere in fin dei conti tecnico, capitano giocatore, dirigente non esecutivo, tutto quel che serve a far funzionare una squadra di per sé tendente allanarchia. Che si discuta non del se bensì del quando firmerà lultimo contratto con la società del cuore e della vita.
Non dovrebbe mancare molto, ormai, un mese se non una settimana. Questione di spiccioli e di virgole. Allemittente turca Trt, che lo ha intervistato negli ultimi giorni, ha ribadito: «Intanto penso a giocare perché ne ho ancora voglia. Il rapporto con i tifosi è sempre bello, un amore reciproco. Sono cresciuto qui e qui morirò» . (...)
(...) «Totti - così dice Garcia - è un giocatore fantastico, un fuoriclasse come nella storia ce ne sono stati pochi. E anche un uomo eccezionale, stessa pasta in campo e fuori. Non avrà più ventanni, però resta lanima della squadra. Vede allistante quello che succede e in un attimo decide. Non salta un allenamento e pretende di essere trattato come gli altri» . Questa è laica santa alleanza. Nella stessa sede, Francesco risponde: «Garcia mi ha dimostrato di essere un grande allenatore. Può essere luomo del futuro. Ascoltiamolo e potremo raggiungere traguardi importanti» .