GASPORT (M. CALABRESI) - Dopo 18 minuti, mentre il suo «pupillo» Gervinho stava ancora festeggiando il primo gol allOlimpico, Rudi Garcia ha chiamato a sé Leandro Castan e, mentre lo abbracciava, gli ha urlato qualcosa nellorecchio. Forse è proprio per questo, e per la sua «normalità», che il francese è entrato in così poco tempo nel cuore dei tifosi
Simbolo Uno degli emblemi della Roma targata Garcia è Daniele De Rossi. Padrone del centrocampo come non si vedeva da anni, a protezione di una difesa che in 6 partite ha subito un solo gol. Tra De Rossi e Garcia è stato amore a prima vista, un amore che ha influito sulla scelta del centrocampista di restare a Roma: «Per giocare così devo anche essere aiutato, e non potevo avere aiutanti migliori, tra cui il mister. Ed è più facile che la squadra prima in classifica sia quella con la miglior difesa e non quella con il miglior attacco, noi lo sappiamobene». Frase, questa, che sa tanto di stoccata a Zeman. Poi, uno sguardo agli obiettivi che non cambiano: «Prima, dopo una serie positiva, ce la facevamo sotto, anche in gare facili; questo, invece, è un grande segnale. Ma prima di tutto dobbiamo tornare in Europa, e ci torneremo».
Ecco Mazzarri La pensa così pure Garcia, con una piccola differenza rispetto alle dichiarazioni estive, limitate al «tornare in Europa»: «Vogliamo tornarci, sì, ma anche provare a fare lo sprint finale con le squadre favorite, come Napoli e Juventus. Chi è più forte? Lo vedremo quando ci giocheremo contro. Ora sono a due punti, e due punti non sono niente». Anche perché cè chi dice che la Roma abbia avuto un calendario favorevole: lo stesso Garcia, prima di SampRoma, aveva parlato di «vittorie contro squadre non di alta classifica». Lesame vero, allora, ha giorno, orario e luogo: sabato, 20.45, San Siro, lInter. Presidente della commissione, Mazzarri, uno che si sarebbe potuto sedere sulla panchina che ora è di Garcia, con la Roma tutta che sta benedicendo il giorno del rifiuto suo e di Allegri: «Avremo una settimana per recuperare, mala squadra sta bene anche dopo 3 gare in 8 giorni: quando si vince, poi, si recupera prima», dice Rudi.
Caso Roma-Napoli Ieri, allOlimpico, cerano quasi 40 mila tifosi, ma non è detto che riabbraccino la Roma tra 19 giorni in occasione della sfida al Napoli. «La regolarità del campionato va preservata aveva detto il d.g. romanista Mauro Baldissoni prima della partita . Se il Prefetto deciderà di non far giocare la partita in quella data si valuteranno le diverse opzioni, che per noi non sono ottimali. Non è piacevole giocare tre trasferte (nel caso si decida per invertire i campi, ndr), così come anticipare al venerdì con i giocatori che rientrano dalle nazionali. Spostare la manifestazione dei No Tav? Sarebbe meglio». E Garcia: «Non sono daccordo con linversione, non è possibile giocare tre partite di fila fuori casa. Io voglio giocare, ma a Roma».