IL TEMPO (A. SERAFINI) - «Non faccio il pompiere, sono lucido». Non si muove di un centimetro il volto tirato di Rudi Garcia a cui servirà comunque un grande sforzo per cercare di spegnere il grande entusiasmo divampato in città. Eppure la serata dell'Olimpico era cominciata proprio sotto il segno dell'acqua
IL TEMPO (A. SERAFINI) - «Non faccio il pompiere, sono lucido». Non si muove di un centimetro il volto tirato di Rudi Garcia a cui servirà comunque un grande sforzo per cercare di spegnere il grande entusiasmo divampato in città. Eppure la serata dell'Olimpico era cominciata proprio sotto il segno dell'acqua. Quella che il tecnico francese (nonostante i dubbi da parte di qualcuno all'interno dello staff) ha richiesto per bagnare il campo qualche minuto prima della gara in modo da rendere il pallone molto più veloce nelle ripartenze dei suoi ragazzi. Alla fine sarebbe comunque servito a poco, perché la nuova Roma continua a schiacciare gli avversari, anche quando l'acqua si è trasformata nel temporale che si è abbattuto sulla Capitale. Niente ora sembra però riuscire a scalfirlo, sicuro che la sesta vittoria consecutiva sia soltanto un piccolo passo verso il traguardo finale: «È presto per un bilancio. Vedremo, tornare in Europa è il nostro obiettivo. Un altro può essere di fare lo sprint finale con le altre favorite, Juventus, Napoli e Inter. Ma ora è troppo presto, sabato abbiamo una partita veramente interessante da giocare».
Mantenere alta la tensione all'interno dello spogliatoio continua a rimanere una priorità per il tecnico, nonostante diventino sempre più insistenti le domande che parlano della sua squadra come la prima rivale di Juventus e Napoli: «Vedremo negli scontri diretti, due punti di distanza non sono nulla. Vi ricordo che non esiste squadra perfetta, c'è sempre da migliorare. Arriveranno momenti difficili, una grande squadra si vede dopo una sconfitta. Adesso possiamo anche goderci il primo posto, sono sicuro che i miei ragazzi hanno una grande forza mentale. Merito del gioco che esprimiamo, di prima, con entusiasmo. Sappiamo di avere talenti in grado di poter risolvere le partite. Quando vinciamo poi è più facile recuperare le energie». Sicuramente più semplice quando Francesco Totti guida il gruppo con uno splendido stato di forma. «Il capitano è incredibile, noi abbiamo bisogno di lui. Non dà riferimento alla squadra avversaria, va incontro, gioca con la palla e fa giocare gli altri. Però tutto il gruppo è pieno di giocatori importanti, sono contento per Ljajic ora aspetto Borriello che ha bisogno di sbloccarsi».
Ci sarà tempo a disposizione per continuare a lavorare, soprattutto dopo che i prossimi impegni in programma daranno risposte sicuramente diverse. Dopo la trasferta con l'Inter, i giallorossi attendono ancora di capire quando e dove si giocherà l'attesa sfida con il Napoli: una partita che Garcia vuole assolutamente rispettare. «Non sono d'accordo con l'inversione, non è possibile giocare 3 partite di fila fuori casa. Io voglio giocare, ma a Roma, anche il venerdì. Non sono io che decido. È comunque meglio giocare che non giocare». Anche perché in questo momento sarebbe un sacrilegio toccare ed andare a modificare un meccanismo così perfetto.