Garcia da applausi: i numeri sono da primo della classe

03/09/2013 alle 09:52.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - È una Roma grandi numeri, quella di Rudi Garcia. Due partite, due vittorie, ad esempio. E poi: cinque gol fatti e zero subiti. Una vera partenza sprint, anche se i giallorossi hanno affrontato due neopromosse. In condominio con l’Inter, la Roma può vantare la miglior difesa: un dato da non

 
MOSSE E CONTROMOSSE
Il tecnico francese, stimatissimo all’interno dello spogliatoio, ha saputo (ri)dare alla Roma innanzi tutto una doppia identità, sul piano del gioco e della personalità. In campo la squadra sa cosa fare e sa anche avere l’atteggiamento mentale giusto (vedi la pazienza) per arrivare a centrare l’obiettivo. Finora, la Roma ha segnato soltanto nei secondi tempi e dopo il primo cambio: era accaduto a Livorno (fuori Borriello e dentro Gervinho), è accaduto anche contro il Verona (fuori , dentro ). Solo un caso? Chissà. Come se Rudi studiasse bene la situazione prima di piazzare la mossa decisiva. Di certo, il francese nelle due partite ha ordinato alla sua squadra di non partire con il piede pigiato sull’acceleratore. Rudi, del resto, è appena arrivato nel calcio italiano e, quindi, sta ancora studiando uomini, avversari e situazioni. Con umiltà mista a scaltrezza. Non v’è dubbio che sia già la Roma di perché anche le prestazioni da applausi a scena aperta di e , due che sembrano, anzi sono tutt’altra cosa rispetto allo scorso anno, sono legate alla posizione che ha dato loro il tecnico e, soprattutto, al rapporto che Rudi ha instaurato con entrambi.
 
IL NUOVO DDR
, domenica scorsa, è stato il più bravo dell’intero campionato nei passaggi riusciti (104 contro i 95 di Zuniga). In due partite ha firmato 164 pv, e meglio di lui ha fatto solo Montolivo (168). Parlando di non si può trascurare un dato: il capitano è (già) in testa alla classifica degli assist, 12 (8 solo contro il Verona...). Al 99,9 per cento è tutto merito suo, ma il nuovo sistema di gioco della Roma di certo non l’ha danneggiato.