GASPORT (A. PUGLIESE) - E adesso chiamatelo ancora «intruppone», come è scappato a più di qualcuno vedendo i filmati in rete del suo passato allArsenal.Magari a volte lo sarà anche (come dimostrano le 18 palle perse di ieri, solo Sansone ha fatto peggio con 22), perché spesso accelera anche più del pallone e il suo
Cercando lampiezza Con la Sampdoria chiusa e compatta del primo tempo (Sansone si abbassava spesso in fase di non possesso, trasformando il 442 in 451, addirittura in 541 quandoWszolek scivolava sulla linea dei difensori), Gervinho è andato a cercare soprattutto lampiezza, giocando largo sul fronte dattacco, allinizio a destra, spesso anche a sinistra. Lobiettivo era ovviamente quello di aprire la difesa blucerchiata, soprattutto centralmente, costringendo ad allargarsi (oltre al terzino) anche il centrale di riferimento e provando a creare superiorità numerica (dei 10 dribbling positivi di ieri della Roma, ben 5 sono proprio dallivoriano, che non ne ha perso uno). A volte ci è riuscito, altre no, anche perché con Borriello come punta centrale è un altro gioco lì davanti: con Totti si aprono spazi dove Francesco è bravo a mandare i compagni, Marco quando arretra gioca più di sponda (alla fine il conto di ieri sarà 271 per la Roma), per poi cercare lunodue. Il risultato che ne è venuto fuori sono i tre cross finali di Gervinho (top con Maicon) ed i 28 passaggi positivi sui 37 totali, segno di un fraseggio continuato con i compagni di reparto e gli interni di centrocampo.
Recuperi e sacrificio Poi, nella ripresa, Gervinho ha spostato il mirino, e invece che in orizzontale è andato a giocare in verticale, a caccia della profondità. Del resto, è quello che gli riesce meglio, soprattutto a campo aperto, quando gli spazi si aprono e le difese sono lente. Ma la partita dellex Arsenal ieri nasconde anche un aspetto diverso e cioè il sacrifico in fase difensiva: a fronte di sei contrasti persi ci sono 8 duelli vinti, con ben 7 palle recuperate: anche qui il migliore della Roma con Benatia e De Rossi, che però rispetto a lui di professione fanno i difensori (o quasi). Insomma, se ieri è vero che è arrivato il suo primo gol italiano, è anche vero che la sua duttilità sta diventando preziosissima. Un altro anello, a completare il trionfo di Garcia.