CORSPORT - Dovrebbe esere la partita della paura, la sana paura di perdere in campo, solo dal punto di vista sportivo. Ma ormai il derby romano, per colpa dei consueti imbecilli, si è fatto la fama di evento ad altissimo rischio per lordine pubblico. E il prefetto di Roma avverte che in caso di problemi le prossime stracittadine
Il modello da seguire sarà quello della finale di Coppa Italia dello scorso 26 maggio, data nella quale non si registrarono incidenti di rilievo. La macchina organizzativa per la sfida di domenica prossima, in programma alle 15, è già partita, così come gli appelli alla cittadinanza perché tutto vada per il meglio. Dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, il quale al Processo del Lunedì televisivo si è mostrato pronto a indossare una sciarpa bipartisan per metà con i colori della Roma e per laltra metà con quelli della Lazio, al presidente del Coni Giovanni Malagò, tutti hanno auspicato che il derby sia una festa e nientaltro. (...)
«Io richiedo come sempre la correttezza del pubblico - ha dichiarato - Dobbiamo tenere conto del fatto che ci sarà un derby di ritorno. Saranno i tifosi con il loro comportamento a stabilire se verrà disputato a Roma» . Pecoraro ha continuato: «Il dispositivo di sicurezza per il derby Roma-Lazio sarà tarato su quello della finale di Coppa Italia dello scorso maggio. Non è che ogni volta dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo...» .