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Bocche da fuoco. La Roma tira più di tutti anche senza un bomber

08/09/2013 alle 11:34.

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il possesso palla tanto caro a Luis Enrique e l’attitudine ai tiri in porta di Zeman. Considerando come è andata negli ultimi due anni, Rudi Garcia potrebbe anche fare gli scongiuri

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il possesso palla tanto caro a Luis Enrique e l’attitudine ai tiri in porta di Zeman. Considerando come è andata negli ultimi due anni, potrebbe anche fare gli scongiuri ma, almeno per il momento, il tecnico francese sembra aver preso solo il meglio dai suoi predecessori. Non a caso la Roma, dopo i primi 180 minuti di campionato, è la squadra che ha il miglior possesso palla della Serie A (32’56”) e quella che ha tirato di più in porta, 43 volte (media 21.5). I giallorossi hanno segnato 5 gol (come Inter e , mentre e sono a 7), di cui 3 (il 60%) da fuori area: a Livorno ci ha pensato , contro il Verona e . I freddi numeri certificano che i giallorossi si sono scrollati di dosso sia la leziosità, sia la paura di sbagliare. Merito di e del suo lavoro continuo proprio sui tiri in porta.

ALLENAMENTO SPECIFICO - Fin dai primi giorni di lavoro, l’ex allenatore del Lille ha fatto esercitare molto la squadra nelle battute a rete. Lo hanno fatto quei giocatori che ne avevano poco bisogno, come , e soprattutto quelli che, come e poi in corso d’opera Gervinho, con la porta avversaria hanno qualche problema. invita tutti a tirare senza perdere tempo in tocchi inutili e i calciatori lo stanno prendendo alla lettera. In Serie A, dopo il , nessuno tira come la Roma a livello di pericolosità: la squadra di Benitez trasforma in pericoli l’85% delle azioni che crea, quella di è seconda col 79.2%. Poi ci sono (78%) e Inter (76.7%), mentre la (64.1%) è più staccata.

IN TRIBUNA - Le analisi sui numeri e sulle statistiche della squadra, tanto care ad Andreazzoli vengono analizzate da col suo staff dopo ogni incontro. Il tecnico si avvale molto dei video e delle immagini e in questo senso un ruolo importante è quello di Simone Beccaccioli, già collaboratore di Montella, Luis Enrique e Andreazzoli (con Zeman era più defilato). È lui che si occupa di numeri e report ed è lui che a RomaVerona era in tribuna al posto del vice di , Bompard, per dare al tecnico suggerimenti su come intervenire in corso d’opera. Niente radio o telefoni (all’Olimpico durante le partite i cellulari hanno poco campo...) ma solo consigli a voce, tramite il Scaglia o di persona. Per non è stato quindi difficile vedere la naturale propensione dei suoi calciatori al tiro in porta.

A SECCO - D’altronde, gente come , , e ha nel Dna il tiro dalla lunga distanza. C’è chi, come il centrocampista azzurro, ama le soluzioni di potenza e chi, come il bosniaco, alla spada preferisce il fioretto. Poi c’è , miglior assistman del campionato con 12 passaggi decisivi ai compagni, ma ancora alla ricerca della prima rete. Tolto il gol contro la selezione di Brunico, il capitano non segna dall’8 aprile scorso RomaLazio 11, quando andò in gol su calcio di rigore. Su punizione dal limite invece, l’ultima rete è del 17 marzo all’Olimpico contro il Parma, prossimo avversario della Roma e vittima preferita del numero 10 giallorosso. Considerando che in Serie A ha realizzato 50 gol da fuori area e che ai gialloblù ha segnato 18 volte (Coppa Italia compresa), lunedì prossimo al Tardini vuole entrare a far parte anche lui delle statistiche che tanto piacciono a . Da questo punto di vista, l’occasione è ghiotta.

 

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