GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il sopravvissuto dellestate romanista si chiama Miralem Pjanic. Tre pezzi pregiati della rosa hanno lasciato Trigoria, cercando fortuna (e trovando ingaggi milionari) altrove, lui è rimasto al Fulvio Bernardini, con un contratto da rinnovare, una squadra da prendere per mano e un allenatore che ha puntato i piedi per la sua conferma
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il sopravvissuto dellestate romanista si chiama Miralem Pjanic. Tre pezzi pregiati della rosa hanno lasciato Trigoria, cercando fortuna (e trovando ingaggi milionari) altrove, lui è rimasto al Fulvio Bernardini, con un contratto da rinnovare, una squadra da prendere per mano e un allenatore che ha puntato i piedi per la sua conferma.
Tensione - Prolungare laccordo con la Roma, che scade tra due anni, non è semplice.Qualche contatto già cè stato e qualcun altro ce ne sarà la prossima settimana, a mercato finito. Il giocatore col suo entourage chiede uno stipendio che parta da almeno 3milioni netti lanno: adesso ne guadagna 4,3 lordi (2,5 netti), bonus esclusi. La Roma vuole accontentarlo, a patto che Pjanic si trasformi da prospetto di talento a campione assoluto. Il rischio che diventi un eterno incompiuto cè e a Trigoria più di qualcuno lo teme. Per questo, col suo agente e anche con la famiglia, cè stato più di qualche momento di tensione. ConMiralem, invece, tutto sembra filare liscio. Soprattutto da quando Garcia lo ha preso sotto la sua ala.
Sicurezza - Facilitati dalla lingua francese, Pjanic e il nuovo allenatore hanno legato fin dai primi giorni. Il tecnico lo ha provato regista poi, tornato De Rossi, lo hamesso intermedio ma senza la rigidità che chiedeva Zeman e che il bosniaco non ha mai digerito. Pjanic (che ieri ha offerto la cena a Ljajic e Jedvaj) adesso sembra aver trovato nuova fiducia in se stesso, anche se a Livorno è apparso ancora un po impacciato. Garcia ci ha parlato (lo fa ogni giorno) così come ha fatto il suo vice Bompard, altra persona fondamentale per la sua crescita. Il bosniaco manca dallOlimpico da tre mesi e mezzo (RomaNapoli, 19maggio): il derby lo ha visto dalla panchina e commentato dalla Bosnia, con quella frase su Lulic («Sono contento per lui che ha segnato») che tanti insulti gli ha portato. Chiarito, almeno in parte, il rapporto coi tifosi, adesso va riconquistato quello col campo. Lui, a Garcia, lo ha promesso: «Ripagherò la fiducia». Se lo farà tornerà a sorridere. E il suo conto corrente pure.
Family day - Intanto, in attesa della partita contro il Verona, Pjanic e altri calciatori hanno incontrato ieri le famiglie dei dipendenti della Roma convocati nel tardo pomeriggio dal Ceo Italo Zanzi per un «all together » aperto anche a mogli e figli delle persone che ogni giorno lavorano a Trigoria.