Se va via, 40 milioni da investire subito

22/08/2013 alle 10:42.

IL ROMANISTA - Se le voci che arrivano dall’Inghilterra dovessero avere conferma, se cioè Erik Lamela venisse realmente venduto al Tottenham per una cifra attorno ai 35 milioni di euro, allora la Roma si ritroverebbe a dieci giorni dalla chiusura del mercat

Giocatori che piacciano a , che siano funzionali al gioco che vuole fare l’allenatore, ma che siano anche dei nomi di richiamo per i tifosi. E non è detto che la somma sia divisa a metà. Nel senso che si potrebbe prendere un giocatore di valore, ma dal prezzo abborabile, e tenersi il resto per il "botto finale". Chi? Un mister X, un colpo che metterebbe d’accordo tutti e che farebbe presentare la Roma al via del campioanto con un umore della piazza decisamente differente da quello che ha accompagnato l’estate post 26 maggio. Negli ultimi giorni di nomi che fanno tremare solo a sentirli ne sono girati parecchi. Supercampioni, super costosi e con super ingaggi. Da Ibra a Eto’o, da Rooney a Fernando Torres. Voci, che non hanno avuto seguito e la sensazione che, se mister X dovrà essere, mister X sarà fino alla fine. Nel senso che il nome giusto forse uscirà solo all’ultimo. Non sarebbe il colpo da 30 milioni, ma semmai quello di contorno, l’eventuale arrivo in giallorosso di Demba Ba. Un bel contorno, gustoso e ricco, visto che la valutazione del senegalese si aggira attorno ai 10 milioni di euro.

Quelli che finirebbero nelle casse del Chelsea che ha acquistato l’attaccante 28enne lo scorso gennaio dal Newcastle a cifre simili. Uno che la porta la vede piuttosto bene, Demba Ba, che in Premier ha segnato 38 gol di cui 29 nell’anno e mezzo passato con la maglia del Newcastle. Cui vanno aggiunti i 37 fatti in Germania con l’Hoffenheim in 97 apparizioni. Insomma, un bel giocatore, ma non il nome che farebbe sognare. Per quello servirebbe di più. Servirebbero i nomi di cui sopra: i Rooney, gli Eto’o, i Torres, con lo spagnolo che potrebbe lasciare il Chelsea se davvero Mourinho dovesse arrivare all’attaccante del Manchester United. Giocatori con un grande presente, un grande futuro e un grande passato. E in questo momento conta anche quello, l’abitudine a vincere. E gli applausi rivolti ieri dall’Olimpico a sono lì a dimostrarlo.