IL TEMPO (A. SERAFINI) - Se tre indizi fanno una prova, la Roma ne ha collezionati così tanti da rendere impossibile immaginare uno scenario diverso. Dopo Marquinhos e Osvaldo ora anche Lamela è pronto a lasciare la Capitale, chiudendo definitivamente le idee di un progetto fortemente conclamato, ma fallito di
Se il club inglese guidato da Baldini vorrà l'argentino, dovranno essere messi sul piatto almeno 35 milioni, 5 in più rispetto alla proposta iniziale. Sabatini chiede più sicurezze anche sugli eventuali bonus da inserire negli ultimi dettagli dell'operazione, già avallata dal presidente Pallotta, ma soltanto alle cifre stabilite dalla Roma. I londinesi intanto sanno già di poter contare sul parere positivo del «Coco» (pronto per lui un quadriennale da 4 milioni stagionali), descritto dagli amici più stretti molto arrabbiato per aver dovuto partecipare meno di 48 ore fa alla presentazione della squadra di fronte ai 25.000 dell'Olimpico. Una forma di rispetto verso quei tifosi che lo hanno applaudito e che tra poco potrebbe salutare definitivamente. Nella notte poi ci ha pensato il fratello dell'argentino, sempre attraverso twitter, a rendere più chiaro il quadro: «Erik a Londra? Sì, è più che certo. Si fa tra poche ore. Speriamo che non traducano questo...».
Nonostante la rimozione immediata del messaggio la traduzione è arrivata lo stesso, aumentando il malcontento della tifoseria romanista, impaurita dall'idea di dover subire un evidente ridimensionamento della squadra, già indebolita sulla carta dai nomi che dovrebbero sostituire i partenti. Il ds romanista sa quanto può osare, difficile quindi che si potrà esagerare. L'alternativa a Lamela rimane Adrian Lopez, jolly d'attacco dell'Atletico Madrid, in rotta con il club spagnolo (non convocato per il ritorno di Supercoppa con il Barça) che lo valuta 16 milioni. Nessun incontro è andato in scena ieri tra le due parti, considerando che sul ragazzo sono piombate già diverse offerte dalla Premier. E mentre la Fiorentina smentisce ogni contatto con la Roma per Ljajic su cui però i giallorossi sono convinti di poter superare il Milan, l'obiettivo d'attacco per far dimenticare Osvaldo rimane Demba Ba, punta senegalese del Chelsea rimasto ormai ai margini del nuovo team di Mourinho. Il ventottenne costa 10 milioni e accetterebbe uno stipendio da 2,5 milioni, cifre che aiuterebbero le casse romaniste anche nella realizzazione degli imminenti rinnovi di Pjanic e capitan Totti.
Lo stipendio da dover rimuovere (almeno in parte) dal monte ingaggi rimane quello di Borriello, rimasto appeso tra l'interessamento del West Ham e il solito tiro e molla intrapreso dalla Roma con il Genoa di Preziosi. Mollato Bueno (ufficiale il passaggio dell'uruguaiano ai russi del Kuban Krasnodar), Sabatini è tornato ieri in treno da Milano dopo l'ennesimo colloquio con la Juventus, vicina all'accordo con Marquinho. Ma le priorità al momento sono altre, come quella di far tornare il sorriso ad un Garcia visibilmente preoccupato.