
CORSERA (L. VALDISERRI) - Il tempo di arrivare a Boston e subito un summit con il d.g. Baldissoni e il «global Ceo» Zanzi. Non cè tempo da perdere per Walter Sabatini: la Roma è ancora da rifinire nei ultimi dettagli. Gervinho è stato consegnato a Rudi Garcia, che lo aveva chiesto espressamente: sarà una pedina importante
Nella Roma prima versione, con Baldini d.g. e Luis Enrique allenatore, cerano Heinze, Stekelenburg, Bojan, José Angel, Borini, Gago e Kjaer. Nessuno di loro è rimasto e anche Osvaldo è in vendita. Dellesperimento americano sono rimasti Pjanic e Lamela. La Roma del campionato scorso ha già perso Marquinhos e Tachtsidis e il d.g. sta cercando una sistemazione anche a Castan, offerto in Spagna e in Inghilterra. Servirebbe a liberare un posto da extracomunitario per Gervinho e per dare lassalto a Chiriches, della Steaua Bucarest, un difensore che per velocità e tecnica sembra più adatto a fare coppia con Benatia. Quanto a voglia di cambiamento, anche il presidente James Pallotta non si tira indietro. Intervistato dal portale boston. com ha parlato del cambio del simbolo della società, contestato da una parte dei tifosi perché presenta la scritta «Roma 1927» e non più lacronimo «ASR», Associazione Sportiva Roma. «Quante squadre a Roma hanno la sigla ASR? La squadra di nuoto? Molta gente non sapeva cosa significasse "AS". Mi chiedevano: come va lA.C. Roma?». Più concilianti le parole su un possibile futuro rapporto con la Major League Soccer, il campionato americano: «Ho apprezzato molto la mia squadra al Kansas City Park, uno dei migliori impianti che ho visto. Vorremmo mantenere un rapporto con la MLS dopo aver visto questo All Star Game ».