IL TEMPO (A. SERAFINI) - Conosciuto ai tanti, ancora sconosciuto sui campi. Almeno su quelli romanisti. Maicon rimane al momento soltanto uno dei colpi del mercato di Sabatini, impreziosito dalla vendita delle maglie con il nome del terzino
Non manca certo la volontà al giocatore, sbarcato nella Capitale con lobiettivo di cancellare il fallimento nel City e intenzionato a giocarsi le ultime chance per un posto al Mondiale. Arrivato in corsa nel ritiro estivo di Riscone, Maicon ha superato la prova della bilancia, consapevole però di dover affrontare le conseguenze di una lunga inattività. Un fastidio al tendine d'Achille da sommare ad unoperazione chirurgica al menisco, lo hanno costretto a un periodo di riabilitazione ancora non concluso. Finora il 32enne non ha svolto una sola seduta insieme ai nuovi compagni, dedicandosi al programma di recupero muscolare personalizzato preparato dallo staff medico.
Garcia si è raccomandato di non bruciare le tappe, nonostante la smania del brasiliano: Maicon ha espresso il desiderio di giocare per qualche minuto nell'amichevole con il Chelsea in programma il prossimo 10 agosto, troppo presto però per esaudire un desiderio difficilmente realizzabile. Incollato al preparatore Chinnici, il brasiliano continuerà il lavoro differenziato con una doppia seduta giornaliera, prima di ricevere l'ok del rientro in gruppo. Da Boston, dove la squadra ha ripreso gli allenamenti, assicurano che sia una questione di giorni, in tempo comunque per consegnare il giocatore in forma per l'inizio del campionato.
Già pronto invece De Sanctis, che in mattinata si è intrattenuto sui campi dallenamento di Boston con il presidente Pallotta. Raccolta la sfida lanciata dal patron romanista («Morgan, scommetti che ti segno un rigore?») il portiere si è sistemato tra i pali facendosi trafiggere al terzo tentativo. Tanto bastava per vincere la scommessa.