CORSPORT - Il pallone è anche questione di dna. Basta chiedere a Totò Schillaci che ha un nipote che gioca (e come gioca?) nella Roma Primavera di De Rossi. Già, Francesco Di Mariano è il figlio della sorella dell'ex attaccante delle notti magiche di Italia '90. Trequartista puro, visione di gioco e fiuto del gol: subito una doppietta al debutto a Trigoria contro la Ternana. Di più. De Rossi gli ha consegnato la maglia numero 10. Mica una qualsiasi. La nomea di "Totti in miniatura" gli si sta appiccando addosso dopo un mese o poco più di giallorosso.
CORSPORT - Il pallone è anche questione di dna. Basta chiedere a Totò Schillaci che ha un nipote che gioca (e come gioca?) nella Roma Primavera di De Rossi. Già, Francesco Di Mariano è il figlio della sorella dell'ex attaccante delle notti magiche di Italia '90. Trequartista puro, visione di gioco e fiuto del gol: subito una doppietta al debutto a Trigoria contro la Ternana. Di più. De Rossi gli ha consegnato la maglia numero 10. Mica una qualsiasi. La nomea di "Totti in miniatura" gli si sta appiccando addosso dopo un mese o poco più di giallorosso.
ROMA NEL DESTINO - Nasce nella primavera del 1996 a Palermo. E cresce, tra un cannolo e un arancino, sotto la guida dello zio, nella Scuola Calcio Totò Schillaci. «Quando era piccolo si vedeva a occhio nudo che aveva talento, si vedeva la differenza con gli altri bambini. Sa segnare e essere altruista. Insomma, è un giocatore completo (...)», spiega l'ex bomber bianconero. Ci mette subito gli occhi il Palermo ma non se ne fa nulla. I secondi in ordine di tempo? «La Lazio ha provato a prenderlo quando aveva 12 anni, però alla fine ha preferito andare a Lecce (...)».
VALORE - Di Mariano è un investimento a lunga scadenza: la Roma l'ha pagato 500 mila euro per convincere il Lecce. Mezzo milione: una cifra importante per un ragazzino che ha appena compiuto 17 anni. «Sono contento che sia andato alla Roma perché lì credono nei giovani e hanno un progetto serio. (...) Può spiccare il volo, ma deve essere il primo a crederci. La Roma è una vetrina che capita una volta nella vita. Sarà una stagione importante per Francesco». Il baby siciliano è partito con il piede giusto, dimostrando di essersi ambientato alla velocità della luce. I veri esami lo aspettano: Roma-Fiorentina, ad esempio, sarà un banco di prova. Ma il numero 10 ha le spalle larghe e uno zio speciale che fa il tifo per lui.