IL MESSAGGERO (M. CONTERIO) - Correva lanno 2008 e Sir Alex Ferguson non intravide negli occhi e nelle scarpette del giovane Adem Ljajic, la scintilla giusta. Quella che fa gridare al campione, quella che convince un club a puntar dritto su u
I PUGNI CON DELIO ROSSI
Mihajlovic è intransigente, Delio Rossi sarà poi travolgente. I pugni in panchina a Ljajic costano dopo la gara col Novara lesonero al tecnico e lesclusione dalla rosa al ragazzo. Capricci, amore mai divenuto tale. La Fiorentina prova pure a proporlo allo Zurigo, al Pescara. Nessuno crede in lui, tranne Montella che lo reintregra negli arruolabili viola e dodici reti nellultima annata fiorentina sono il grazie a suon di reti del ragazzo. Scarpette viola, un suv con patente ritirata e tutti i casi a seguire; le serate in discoteca, la movida cittadina, le offese a Mazzoleni durante la gara con la Juventus, altri capricci e quella voglia di andare nuovamente al Milan. Firenze già si era schierata in passato con Rossi dopo gli sberleffi del giovane Adem. Nelle ultime settimane, la rottura definitiva. Un rapporto mai fiorito ma appassito dalle frequenze di radiomercato: Milano, sponda rossonera, è ora novella nemica della Fiorentina. Da qui i cori, pesanti e offensivi, allArtemio Franchi lunedì sera. Da qui un addio senza lacrime per Firenze e col rimpianto di Ljajic di non indossare ancora la maglia del suo idolo Kakà.