GASPORT (M. CECCHINI) - Eppure qualche presagio cera. Sarà lacre odore della spazzatura che marciva nei cassonetti appena fuori il cancello del centro sportivo, sbarrato fino allultimo istante. Sarà la canicola estiva che incombeva sulla tribuna scoperta ad eccezione per la parte riservata ai soli elegantissimi dirigenti e che invitava i pochi presenti a una rapida fuga.
GASPORT (M. CECCHINI) - Eppure qualche presagio cera. Sarà lacre odore della spazzatura che marciva nei cassonetti appena fuori il cancello del centro sportivo, sbarrato fino allultimo istante. Sarà la canicola estiva che incombeva sulla tribuna scoperta ad eccezione per la parte riservata ai soli elegantissimi dirigenti e che invitava i pochi presenti a una rapida fuga. Sarà che la location non lelegante Ara Pacis del 2012 e neppure la passionale Piazza San Silvestro che martedì ha accolto la Lazio sembrava assai ruspante, ma la presentazione delle maglie della Roma per la stagione 201314 pareva nascere con un virus latente. Infatti. Ed è bastato solo che prendesse il microfono capitan Totti per farlo esplodere con forza. Poche parole, che però hanno oscurato levento. Alla constatazione del presentatore che, in carriera, il campione ha indossato casacche giallorosse di tutti i generi, Totti ha replicato: «Ne ho indossate tante, questa è lultima però. Questa è la maglia della Roma, la squadra che amo e per cui ho sempre tifato».
Lo stallo - Detto che i vertici societari non hanno gradito luscita (e la cosa è stata fatta notare allo stesso capitano e chi aveva deciso di farlo parlare), è stata subito scartata una prima interpretazione letterale Totti che lascia il calcio a fine stagione . In realtà, tutto va ricondotto alla questione relativa al rinnovo del contratto, in scadenza a giugno, che il capitano avrebbe voluto già risolvere prima dellinizio della stagione per evitare che divenisse un tormentone. Invece non è andata così, e oggi il capitano partirà per il ritiro di Riscone con un dispiacere palpabile visto che, dopo le promesse del presidente Pallotta, la questione è stata accantonata.
Zanzi freddo - Non è una questione di cifre, visto che Francesco è disponile a una robusta decurtazione dingaggio rispetto ai circa 4,5 milioni attuali, ma di durata. La dirigenza vorrebbe un prolungamento annuale, con la disponibilità a fare la stessa cosa tra nel giugno 2015 se le condizioni fisiche saranno le stesse, mentre il capitano vorrebbe un biennale (o un «uno più uno») dando la certezza che sarebbe lui stesso a tirarsi fuori se non si sentisse più in grado di giocare ad alti livelli, senza contare che dal punto di vista del marketing e merchandising, Totti (e la sua maglia) rappresenta lunico vero brand internazionale che ha la Roma in questo momento. Per il club, comunque, il rinnovo si farà, ma non è una priorità, tantè che Italo Zanzi ieri a Sky si è limitato a dire: «Io sono ottimista e possibilista per il futuro di Totti e della Roma».
Tocca a Pallotta - La speranza di molti è che, approfittando della prossima tournée della squadra, a prendere in mano la situazione sia il presidente Pallotta, con cui il capitano ha stabilito un buon feeling personale, anche se le voci di Trigoria dicono che presto Mauro Baldissoni potrebbe diventare, da consigliere, d.g. al posto di Baldini, oppure addirittura vicepresidente, diventando di fatto il numero uno a Trigoria. Il sipario lo lasciamo allarchivio. Nel 2009 il rinnovo di Totti fu ufficializzato a dicembre, ma a luglio laccordo era stato raggiunto, tantè che in una intervista il capitano diceva sorridendo: «Manca solo la penna per la firma». Altri tempi. Adesso sembra latitare persino la voglia di parlare davvero