A muso duro. Non guarda in faccia a nessuno Rudi Garcia. È concentrato nel suo obiettivo: fare grande la Roma. E non ci sono autografi che tengano. Neanche per il capitano. Durante una pausa della seduta mattutina di lavoro a Riscone Totti, unico giocatore ad essere sempre acclamato dai tifosi, si è avvicinito alla rete di protezione del campo per scattare foto e firmare autografi con i fedelissimi giallorossi che hanno seguito la squadra fino in Val Pusteria.
IL ROMANISTA (P.A. COLETTI) - A muso duro. Non guarda in faccia a nessuno Rudi Garcia. È concentrato nel suo obiettivo: fare grande la Roma. E non ci sono autografi che tengano. Neanche per il capitano. Durante una pausa della seduta mattutina di lavoro a Riscone Totti, unico giocatore ad essere sempre acclamato dai tifosi, si è avvicinito alla rete di protezione del campo per scattare foto e firmare autografi con i fedelissimi giallorossi che hanno seguito la squadra fino in Val Pusteria. Garcia, da buon sergente di ferro, si avvicina, prende Totti sotto braccio e lo trascina via spiegando il tutto ai tifosi con un semplicissimo «dobbiamo lavorare». Un altro segnale forte lanciato alla squadra e al popolo romanista dopo il «più precisi» urlato ai giocatori durante lallenamento di domenica.
Lallenatore vuole i giocatori dalla sua parte, «devo sempre difenderli» ha detto spiegando la frase che ha fatto scalpore sulla presunta lazialità dei contestatori, e li vuole concentrati sul lavoro quotidiano. Un lavoro duro sul campo di Riscone, anche se ieri il tecnico francese ha concesso il pomeriggio libero ai suoi. Un lavoro che deve portare la Roma verso la via del riscatto. E ieri, per la prima volta dopo lamara conclusione della passata stagione, è stato un senatore dello spogliatoio come Nico Burdisso a confermare quando la squadra abbia voglia di risollevarsi e dimostrare a tutti che la Roma vale molto più del sesto e settimo posto conquistati negli ultimi due campionati. «È una cosa che fa star male prima noi che qualsiasi altro». Così il difensore argentino ha risposto a un tifoso che gli ricordava la finale di coppa Italia persa lo scorso 26 maggio. Burdisso ci ha messo la faccia. E al termine della seduta mattutina ha voluto salutare e ringraziare gli oltre 200 tifosi assiepati ai lati del campo di allenamento.
Insieme al difensore argentino anche Osvaldo e Crescenzi hanno parlato con il pubblico. Lattaccante ha avuto lennesimo diverbio di questi giorni: a chi lo incolpava di non aver capito niente della Roma, litalo-argentino ha risposto di aver fatto 200 gol condendo il tutto con una parolaccia. Molto più serene le parole di Crescenzi. «Ce la metterò tutta per restare, lo spero proprio» ha detto il giovane difensore che lanno scorso è stato girato in prestito prima al Pescara e poi al Novara.
In campo, nel frattempo si è continuato a sudare agli ordini di Rudi Garcia in vista dellamichevole di domani: alle 17 i giallorossi giocheranno contro una rappresentativa locale. Lallenatore francese ha fatto svolgere ai suoi ragazzi, tutti tranne Marquinhos che ancora febbricitante ha lavorato solo in palestra, una sessione atletica. Totti e compagni sono stati divisi in due gruppi, che hanno entrambi svolto lavoro di fondo e una fase di allungamento muscolare con esercizi di mobilizzazione sul posto