CORSPORT (F. MELLI) - Fino a qualche tempo fa serviva almeno una predisposizione all'alcolismo per rivendicare pretese di superiorità laziale in questa città fideisticamente giallorossa. Sì, c'era stata l'epopea cragnottiana comunque vissuta da saltuarie alternative al dominio romanista, all'eternità d'una religione respirata
Restano i fatti: Lotito ha vinto due coppe Italia e la supercoppa italiana nel 2009, utilizzando la metà degli allenatori reclutati sul versante opposto. Ha cominciato con la gestione tecnica di Caso, mettendo via via da parte Papadopulo, Delio Rossi, Ballardini e Reja. Amori e odi, il signor Delio arriva in Uefa nel 2006/07, ma Calciopoli lo sbatte al 16° posto. Nella stagione successiva ripartendo da -3 arriva terzo. Poi addirittura la Champions dove alcuni rinforzi indovinati si mischiano a elementi improbabili: Vignaroli, Mutarelli, Belleri e Rozehnal. L'osservanza dei bilanci è maniacale, nonostante Marco Porcio Catone ripeta spesso con impianti sportivi di nostra proprietà potremmo fare grandi cose. Fatturiamo 90 milioni a fronte di club che introitano quasi tre volte tanto. Sta sfiorando la beatificazione, soprattutto se arriveranno davvero alcuni dei talenti promessi: Biglia, Granqvist, Koné, Anderson e poi chissà. (...)