Roma, un mese dopo il tonfo è arrivato soltanto Garcia

26/06/2013 alle 12:12.

CORSERA (G. PIACENTINI) - È passato un mese esatto dalla finale di Coppa Italia persa con la Lazio. Una ricorrenza che i tifosi della Roma non hanno molta voglia di festeggiare, ma che rende l’idea dell’immobilismo della società giallorossa. Trenta giorni dopo aver toccato il fondo, dal punto di vista sportivo, la Roma americana

Altro calciatore messo nel mirino è , che un giorno sì e l’altro pure manda messaggi d’amore, ma la trattativa con Cellino rischia di trasformarsi nell’ennesima telenovela di mercato che ogni anno ha per protagonista la società giallorossa. Il 26 maggio scorso la Roma ha giocato con tra i pali contro la Lazio perché Stekelenburg era infortunato e, soprattutto, aveva già preparato le valigie per Londra.

Trenta giorni dopo il d.s. non ha ancora trovato un titolare: aveva bloccato Rafael, che però sembra non piaccia a , che vorrebbe un più esperto e che conosca il campionato italiano. I nomi di Viviano e Sorrentino, entrambi di proprietà del Palermo, non sembrano però rispondere all’identikit tracciato dal tecnico. Julio Cesar sì, ma guadagna tanto ed è extracomunitario.

Un mese fa la Roma aveva già deciso di cedere Daniel Osvaldo, che la finale di Coppa Italia non l’ha nemmeno giocata e che aveva rotto con compagni, tifosi, tecnico e società. Oggi Osvaldo fa ancora parte della rosa e ha rifiutato l’unica offerta arrivata a Trigoria, quella del Southampton. Se non ci saranno novità in tempi brevi, partirà con i compagni per il ritiro di Riscone di Brunico, che dovrebbe esserci dal 12 al 21 luglio. Le date non sono ancora ufficiali, mentre è confermata l’amichevole del 7 agosto a Toronto contro la formazione di casa.

Per conoscere il futuro di , invece, bisognerà attendere la fine della Confederations Cup, ammesso che la società riesca a parlare con DDR, prima che parta per le vacanze. Un altro su cui bisogna fare chiarezza è , che piace a molti e a cui piacciono molte squadre. L’unica certezza è la stessa degli ultimi 20 anni: . Anche lui aspetta una chiamata per il rinnovo del contratto, ma ancora non c’è stata. Di tutto questo hanno parlato per molte ore ieri pomeriggio Walter e —arrivato in mattinata, ripartirà domani—nell’ufficio del d.s., mentre in un’altra stanza si teneva un Cda in conference call con New York. Consapevoli che è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti.