CORSERA (G. PIACENTINI) - Ormai siamo alla guerra di nervi. Il caso-Allegri sta portando allo sfinimento tutti i protagonisti sullasse Roma- Milano, motivo per cui la corda che è stata tirata fino allinverosimile rischia di spezzarsi. Da una parte ci sono la Roma, che è stanca di aspettare e ha la necessità di annunciare il nome del
La società giallorossa sente di aver fatto tutte le mosse giuste per accontentarlo, ma non può attendere oltre. Per questo vuole una risposta in tempi brevi, possibilmente prima dellincontro del tecnico, previsto per domani sera, con Galliani e Berlusconi. La decisione di fissare il vertice, che è filtrata ieri sera, potrebbe portare a nuovi scenari, ma resta inteso che, se Allegri non si sarà dimesso, la Roma virerà su un altro tecnico. I nomi che filtrano da Trigoria sono sempre gli stessi. Anche se, conoscendo labilità nel depistaggio di Baldini e Sabatini, ieri rimasto a Milano, non si può escludere a priori lipotesi di un colpo a sorpresa. In ogni modo sarà un tecnico dal curriculum collaudato, e non una scommessa che i dirigenti romanisti non possono permettersi dopo i fallimenti di Luis Enrique e Zeman. Nonostante in Francia lo abbiano accostato alla panchina del Paris Saint Germain, rimane vivo il nome di Laurent Blanc, che aveva rifiutato a febbraio la panchina romanista perché non se lera sentita di subentrare in corsa dopo lesonero di Zeman. Lex tecnico del Lille, Rudi Garcia, invece, ha già detto sì e aspetta solo una chiamata da Trigoria, dove però non è considerato la prima alternativa. In corsa cè anche Frank Rijkaard mentre lunico tra gli italiani ad avere qualche chance è Roberto Donadoni che, ironia del destino, sarebbe anche preferito da Galliani rispetto a Seedorf. Tutti tecnici che rischiano di rimanere appesi al filo del telefono, se Allegri, come sperano a Trigoria, deciderà di sposare la Roma.