IL TEMPO (A. SERAFINI) - Terminato il tempo dei summit e degli incontri fugaci, Rudi Garcia è atteso questa mattina a Roma per cominciare in pianta stabile il suo nuovo corso in giallorosso. Ad attenderlo a Trigoria anche Walter Sabatini, ansi
A partire da Pjanic, che ieri ha mandato il primo segnale: «Sto bene a Roma, ma non so ancora se rimarrò. Il Barcellona? Chi non sogna di giocare con loro». Il rinnovo del bosniaco (l'asticella è pronta ad alzarsi fino a 3 milioni) è stato richiesto espressamente da Garcia e già intavolato dal ds, che però aspetta eventuali offerte idonee per riservarsi ancora l'ultima decisione. Borussia Dortmund e Barcellona al momento hanno richiesto soltanto qualche informazione, nulla più. Aspettando la decisione di De Rossi, la priorità rimane la cessione di Osvaldo (che non vuole saperne del Southampton), l'unica da monetizzare in fretta dopo il muro d'incedibilità alzato dalla Roma di fronte ai tanti club europei interessati a Marquinhos e Lamela.
Una situazione di stallo che a sua volta si ripercuote anche sugli affari in entrata: se per annunciare l'arrivo di Benatia si attende la definizione del passaggio di Nico Lopez all'Udinese, i pali romanisti rimangono ancora scoperti. Rafael e Julio Cesar (che però chiede troppo) rimangono in pole, in alternativa c'è Diego Alves. Non ancora sfumato Jedvaj (Sabatini ha dato un ultimatum alla Dinamo Zagabria), per Nainggolan Cellino alza la posta: «Non vendo nessuno». Metodi e giochi di mercato utilizzati anche da Zamparini: «A Sabatini piace Hernandez, ma non lo cedo».