CORSPORT (F. UFFICIALE) - Rudi Garcia Uno a New York, appena firmato il contratto biennale con la Roma: «La mia filosofia di gioco è offensiva, ma ciò non significa che non pensi a come ci si difende, tuttaltro». Rudi Garcia Due a Trigoria, il giorno della presentazione ai media: «Resto fedele alle mie idee: per fare bene
COSA TROVERA RUDI - La Roma del nuovo corso made in Usa ha avuto nelle ultime due stagioni un rendimento a dir poco altalenante dal punto di vista delle reti, pro e contro. Non invece nella classifica finale, dove invece cè stata unaurea mediocrità di piazzamento, 7ª sotto la guida di Luis Enrique e 6ª con Zdenek Zeman (fino alla 23ª) e Aurelio Andreazzoli, con la mancata qualificazione alla coppe europee. I giallorossi sono passati dai 60 gol del campionato 2011-12 ai 71 dellultimo (+11), che li hanno fatti salire assieme alla Juve Campione dItalia sul terzo gradino del podio fra i migliori attacchi della serie A dietro a Napoli (73) e Fiorentina (72). Di ben altro tenore le prestazioni della difesa romanista, sicuramente peggiorata visto che è passata dalla 14ª alla 16ª posizione (in condominio con lAtalanta), precedendo Inter (!), Siena e Pescara. (...)
COSA HA LASCIATO RUDI - Sicuramente due squadre che nelle ultime sei stagioni - dal 2007-08, sulla panchina del Le Mans, allultima, la quinta alla guida del Lilla - si sono fatte notare per un certo atteggiamento in campo. Tranne che nel suo esordio nella massima divisione francese chiusa con un saldo negativo (-3), le differenze-reti delle formazioni di Garcia sono state sempre in doppia cifra con il top (+32) toccato sia nel 2009-10 che nel 2010-11, finito con la conquista del titolo della Ligue 1. In due occasioni i Mastini del Nord hanno superato il muro delle 70 reti (72 per la precisione), ma se nel 2009-10 sono stati il miglior attacco del torneo, mettendo alle spalle Marsiglia e Lione, nel 2011-12 sono finiti dietro il Paris SG che di gol ne ha realizzati 75. Nella stagione dello scudetto, il reparto offensivo del Lilla è stato il più prolifico con 68 gol della L1 (con Moussa Sow, ora al Fenerbahçe, capocannoniere del campionato con 25 centri), rispettivamente sei e sette in più ancora una volta di Marsiglia e Lione. Ovviamente questo atteggiamento ha comportato il fatto che le sue squadre concedessero qualcosa, ma non troppo, sul piano difensivo, con la migliore performance sempre nel 2011 con solo 36 reti incassate, secondo reparto arretrato meno perforato assieme a quello del Tolosa e dopo quello del Rennes con 35. (...)