CORSPORT (P. DE PAOLA) - Da qualunque punto si voglia vederla, la vicenda che ha coinvolto Milan, Allegri e di riflesso la Roma è di uno squallore esemplare. Ne esce male il Milan ostaggio dei capricci del presidente, della testardaggine del vicepresidente e dello scarso carattere dell'allenatore. Ne emerge malissimo la Roma
E poi c'è la Roma. La società giallorossa dopo aver clamorosamente sbagliato tecnico per due stagioni consecutive ha aspettato che la decisione più importante per cominciare un nuovo corso dipendesse da questo deprimente teatrino. Ma è davvero ridotta cosi male la Roma? E' veramente un peccato che un parco giocatori di alto livello venga gestito in questa maniera approssimativa. Lo comprenda la banca che resta la madre putativa, lo capisca la dirigenza assolutamente priva di una guida sicura. Troppi ruoli doppi, scarsa compattezza, incapacità di intervenire sulle questioni importanti, pessima comunicazione: sono questi i mali principali che hanno portato a risultati deludenti e indisciplina fra i giocatori (Osvaldo l'ultimo caso). La Roma è presa da comprensibili ambizioni internazionali legate al ruolo che la storia le assegna, ma si perde nell'incapacità di assecondarle. Non si può inseguire un allenatore come è stato fatto nelle ultime settimane. Occorrerebbe una svolta o un po' di chiarezza di idee.