IL ROMANISTA (D. GALLI) - «Dài, firma». Baldini glielha detto scherzando. Sabatini ha firmato subito. Un anno di contratto, come suo solito. Perché, spiegò una volta, nella prima conferenza da direttore sportivo giallorosso, «noi non dobbiamo essere un peso per la società». La Roma ha ufficializzato ieri il rinnovo di Sabatini, carattere di granito, spalle dacciaio e sguardo lungo
«Daì, firma». Cè Baldini dietro Sabatini, cè un indizio dietro il rinnovo: il diggìnon sembra affatto così distaccato dalla Roma. Non sembra, forse, perché non lo è. Altrimenti, vuol dire che lo dissimula davvero bene. Oltre che sul rinnovo di Sabatini, di cui è stato principale sponsor, Baldini sta infatti lavorando anche su quei contratti considerati minori dai tifosi ma che sono fondamentali per la società, come quelli dello staff sanitario. E a breve poi, sempre sul fronte rinnovi, potrebbe esserci anche unaltra gradita sorpresa. Non pare esattamente il comportamento di un manager che alla Roma non ci pensa più. Baldini non è distante dalla Roma del presente, ma soprattutto non lo è da quella del futuro. Quindi resterà anche la prossima stagione? Dicono che il dg non abbia deciso ancora nulla. Vuole aspettare la finale di Coppa Italia, una partita dalla quale potrebbe ormai, e purtroppo, dipendere anche la partecipazione della società alla prossima Europa League. Baldini scioglierà le riserve una volta archiviata la Coppa, confrontandosi con Pallotta. Anzi, meglio ancora: continuando a confrontarsi con Pallotta.